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Niente vitelli da sacrificare, niente feste eccessive. Ma chiusa l’infelice parentesi con la
Mini e con David Richards, proprio come il figliol prodigo,
Dani Sordo
è tornato a casa.
Da lui la Citroen si aspetta quello che in un passato non lontano ha mostrato di poter dare
e lui, dalla Citroen, si aspetta di avere la possibilità di cominciare a vincere. Sulla carta,
il connubio fra una squadra solida e ben gestita e un pilota veloce e altruista il giusto pare
perfetto. Resta da verificare come il cantabrico si relazionerà con Mikko Hirvonen che,
nell’ottica del mondiale piloti, è l’asso sul quale puntano a Versailles.
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“
Ho passato i mesi più brutti da quando ho smesso di corre-
re”, dice
Malcolm Wilson
ripensando all’annuncio della
Ford di chiamarsi fuori dal mondiale. Il peggio pare passato:
l’ex-pilota che ha creato una struttura eccezionale e ridato
credibilità al Grande Ovale Blu nelle corse su strada è riusci-
to a comporre un mosaico niente male. Facendo di necessi-
tà virtù, ha puntato sulla linea verde e la cosa potrebbe,
dovrebbe, premiarlo. Mad Ostberg, Evgeny Novikov, Juho
Hanninen e Thierry Neuville hanno tutto, ma proprio tutto,
quel che serve per non far rimpiangere né Jari-Matti Latva-
la, né Petter Solberg. Il dubbio riguarda la reale capacità di
una squadra pur strabene organizzata come la M-Sport di
gestire adeguatamente un numero sempre alto di vetture.
