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FERRARI FEDELE
ALLE TRADIZIONI
Alle spalle di McLaren e Red Bull troviamo la Ferrari, che da oltre 60 anni rimane fede-
le alla sua livrea scarlatta. Attenzione, però, a non cadere nei luoghi comuni delle mono-
posto di Maranello, sempre fedeli al passato e rispettose della tradizione e del classico
rosso Italia. Se il colore di base è sempre quello, la Ferrari è l’esempio pratico di come si
possa rimanere fedeli a se stessi, mutando in continuazione la propria immagine. Dal
1950
ad oggi, ne abbiamo viste di tutti i colori: dalle bande colorate degli anni ‘60, per
identificare i colori, alle ampie porzioni bianche della carrozzeria, talvolta solcate da filet-
ti rossi, in altre circostanze dal tricolore (esempio classico la 312 T del 1975, la cui presa
d’aria a periscopio era solcata dai classici colori della bandiera italiana). Da quando a
Maranello hanno cominciato ad utilizzare la fibra di carbonio, le campiture nere hanno
assunto un peso rilevante nel look della Ferrari. Fina al 2012 quando, di fronte alle sem-
pre più restrittive norme legate alla pubblicità dei prodotti da fumo, lo sponsor Marlbo-
ro ha proposto una nuova veste che, a livello subliminale, ricorda metà del celebre “roof”
dell’altrettanto celebre pacchetto di sigarette. Non male, ma trattandosi di Ferrari si pote-
va fare certamente di più e meglio. Per fortuna anche sulla presa d’aria è stato ripreso il
celebre scudetto col Cavallino, che ci riporta almeno in parte ai fasti del passato.
Un discorso analogo a quello fatto per la McLaren vale per la Red Bull, che abbina ad un
fondo blu oltremare, ampie macchie di colore giallo e l’immagine del toro scarlatto che
conferisce grande dinamicità e potenza espressiva a tutto l’insieme. Se paragonata alla
grafica della McLaren, quella della Red Bull è decisamente meno raffinata: vince sul fron-
te della grinta, ma perde ai punti sul piano della raffinatezza. Ma non è detto che la cosa
sia un male, visto il prodotto che pubblicizza ed il pubblico al quale si rivolge la bevanda
energetica prodotta da Dieter Mateschitz.
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