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FORMULA 1
TECNICA/STORY - 1. PUNTATA
Al 6 cilindri TAG Porsche basta un solo anno di rodag-
gio per detronizzare Ferrari e Renault, i turbo più
anziani in circolazione. E non potrebbe essere altri-
menti, considerando la vasta esperienza maturata dal
costruttore tedesco nel settore della “sovralimentazio-
ne”, prima con le Porsche Carrera “silohuette” nel
biennio 1973/74, in seguito e con le biposto 917 della
serie Can Am e con le varie “barchette” protagoniste
della 24 ore di LeMans e del mondiale di durata. Gare
massacranti che mettono alla frusta le vetture e la loro
meccanica e alla fine premiano i migliori, i più affida-
bili. Come la Porsche, appunto, che per il suo debutto
in Formula 1 opta per un’architettura insolita: a diffe-
renza del V6 Renault di 90°, o del turbo Ferrari, con
un angolo tra le bancate di addirittura 120°, il 6 cilin-
dri tedesco presenta una “V” particolarmente stretta,
di appena 72°. Per risolvere i problemi gestionali, la
Casa di Stoccarda si affida alla Bosch, chemette a pun-
to un controllo completamente elettronico dell’ali-
mentazione. Questo dispositivo, quasi al suo esordio
nelle competizioni automobilistiche, abbassa i consu-
mi e migliora sensibilmente le prestazioni del mezzo.
Che nulla sia lasciato al caso nel team di Ron Dennis
lo dimostra un altro fatto: sempre nel 1984 i tecnici
della McLaren utilizzano benzine refrigerate che, non
solo aumentano l’affidabilità del motore, ma consen-
tono di imbarcare un quantitativo di carburante supe-
riore, rispetto a quello consentito dai regolamenti.
1986/87
WILLIAMS HONDA FW11B
Come tutti i cicli tecnici, anche quello della Porsche si esaurisce nel 1986 e
la leadership in campo motoristico passa alla Honda, che equipaggia la Wil-
liams FW11. La monoposto anglo-nipponica non è solo la migliore vettura
del biennio 1986/87, ma anche la più copiata di quel periodo. Dal punto di
vista tecnico la FW 11 è una via di mezzo tra le auto convenzionali e la Bra-
bham BT55 “sogliola”. Nel progettarla Patrick Head presta grande atten-
zione a forma e dimensioni del telaio, mentre i tecnici della Honda svilup-
pano ulteriormente il loro già ottimo 6 cilindri. In particolare i tecnici del
Sol Levante ottimizzano l'accessoristica, miniaturizzano le masse radianti e,
anche se non ci sono conferme ufficiali, si parla con insistenza dell’uso di
materiali ceramici impiegati nella costruzione del motore e delle turbine, al
fine di incrementarne la resistenza all’usura e alle elevate temperature. Non
contenta dei risultati ottenuti nel 1987, seguendo l’esempio della Lotus 99,
la Williams sperimenta le sospensioni “attive” o intelligenti, che consento-
no di viaggiare ad un'altezza costante rispetto al suolo. Questa interessante
innovazione, sperimentata con un certo successo nel corso delle prove libe-
re del Gran Premio d’Italia, verrà però accantonata, per non compromette-
re la rincorsa al titolo 1987. Ma verrà in seguito ripresa sul modello FW14
del biennio 1992/93.....
1984/85
V6 TAG PORSCHE TURBO