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Marco Cortesi
Il team Ganassi non voleva perdonare e
non ha perdonato. Schierando due Riley-
BMW ben preparate, pilotate da nomi di
grande talento ed esperienza e, bisogna
ammetterlo, leggermente favorite dal
balance of performance della Grand-Am, la
squadra di Chip Ganassi ha centrato un
successo quasi mai in discussione nel cor-
so della cinquantunesima edizione della 24
Ore di Daytona. Non che la differenza fos-
se così abissale. Semplicemente, Scott
Pruett, Juan Pablo Montoya, Charlie Kim-
ball e Memo Rojas hanno potuto godere di
un pizzico in più di tranquillità anche quan-
do qualche piccolo errore è venuto a galla
o quando gli avversari riuscivano a spiaz-
zarli ai box. Max Angelelli, Jordan Taylor e
Ryan Hunter-Reay non potevano fare di
più. Dopo due anni in cui la sfortuna li ave-
va messi fuori gioco nelle prime battute, il
Wayne Taylor Racing ha disputato una pro-
va di livello elevatissimo. La loro Dallara
carrozzata Corvette ha marciato come un
orologio, la squadra è stata costantemente
la più veloce ai box e, a parte una penalità
per eccesso di velocità ai box, il trio di pilo-
ti non ha commesso nessun errore. Alla
fine, la necessità di un rabbocco di carbu-
rante anche per Angelelli, dopo lo stop di
Montoya, ha fatto svanire le ultime speran-
ze. Onore al merito ai terzi classificati. Il
team Shank, vincitore 2012, ha completato
il podio con un incredibile recupero dopo
un fuoripista iniziale. Trovatisi sotto di
oltre 10 giri, AJ Allmendinger, Marcos
Ambrose, Oswaldo Negri, John Pew e
JustinWilsonhanno rimontato fino a pren-
dere il comando, e solo un momento di fol-
lia da parte di Joao Barbosa all'ultimo re-
start (il brasiliano è stato poi penalizzato)
ha impedito loro di tentare l'assalto finale.
Nulla da fare per tutti gli altri, rallentati da
problemi tecnici o contatti. Fuori causa lo
Spirit of Daytona Racing conGarcia, Gavin,
Jordan Taylor e Westbrook, il team Stal-
lings con Fogarty, Gurney, Gidley e Law,
così come laRiley di casa Starworks che con
Bourdais, Dalziel, McNish e Popow aveva
regalato scintille nel 2012. Staccati di oltre
10
tornate, i tre equipaggi hanno termina-
to al quinto, sesto e settimo posto. Oltre alla
quarta piazza di Barbosa, Burt Frisselle e
Rockenfeller, il team ActionExpress ha
visto Fittipaldi, Brian Frisselle, Taylor e
Rockenfeller chiudere noni assoluti. Fer-
mati prima del tempo invece, il secondo
gruppo di Chip Ganassi, che comprendeva
anche il duo Dixon-Franchitti, ed il nuovo
team 8Star di Enzo Potolicchio. In entram-
bi i casi, fatali sono stati guasti alla trasmis-
sione e la stessa sorte è toccata ad Ivan Bel-
larosa, che aveva ben impressionato nel
secondo equipaggio Starworks. Un capito-
lo a parte merita il team Sahlen, alla prima
partecipazione nella categoria, che è riusci-
to con Cameron-Nonnamaker-Pagenaud a
combattere con i leader. Affidabilità e poca
esperienza sono stati i loro nemici, ma per
il campionato ci saranno anche loro grazie
allo stesso pacchetto tecnico dei campioni
in carica. Da segnalare le molte safety-car,
che hanno aiutato gli equipaggi più in dif-
ficoltà a rimontare, inclusa una neutraliz-
zazione da quasi due ore dovuta ad un neb-
bione mattutino nella giornata di domeni-
ca.
Sopra, la
Dallara-Corvette
di Angelelli, Taylor e
Hunter Reay seconda
al traguardo,
a destra,
la Riley Ford
terza classificata.
A sinistra,
la partenza
della gara