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DTM
TIMO GLOCK
Timo Glock torna nella famiglia BMWdopo
aver passato cinque anni in Formula 1, due
con Toyota e tre con la Marussia. Comple-
tando con successo i test di Valencia con la
M3 DTM, lo squadrone tedesco ha così
riempito con Glock l’ottavo sedile disponi-
bile per la stagione 2013, marchio con cui
già si era laureato campione in Formula
BMWnel 2000 e 2001, oltre che ricoprire il
ruolo di tester per la BMWSauber nel 2007,
quando vinse la GP2. In questa intervista,
Timo spiega le motivazioni che lo hanno
portato a questa scelta, la sfida di arrivare
in DTM come star della Formula 1 e il suo
speciale legame con BMW.
Che impressione hai avuto della
BMWM3 DTM nei test di Valencia?
Come per chiunque abbia trascorso molti
anni in monoposto, tutto mi è sembrato
molto differente, principalmente il fatto di
trovarmi in una vettura con un tetto sopra
la mia testa. Fortunatamente la BMW M3
DTMmi ha reso questo adattamento molto
facile. Lo stesso vale per i membri del team
BMW Motorsport, che mi hanno accolto a
braccia aperte. Ho subito riconosciuto i vec-
chi volti delle persone con cui avevo lavora-
to in passato e questo mi ha aiutato a sen-
tirmi a casa, è stato molto divertente. Tut-
tavia so che devo lavorare duramente per
trovare il giusto feeling per spingere una
vettura DTM al limite. Il test è stato una
buona partenza, mi sono sentito molto a
mio agio”.
Mentre eri in Formula Uno, hai sem-
pre tenuto d’occhio cosa succedeva
alla famiglia BMW?
Ovviamente ho sempre seguito le attività
di BMWMotorsport. In primo luogo perché
la mia storia sportiva è nata sotto le insegne
BMW dove sono diventato campione della
Formula ADAC ed è proseguita sino a rag-
giungere il ruolo di tester nel team BMW
Sauber in Formula 1. In seconda battuta
perché sono sempre stato in contatto con
loro fin da quando ero giovanissimo. Mio
padre ha sempre guidato auto della BMWe,
da bambino, negli anni ‘80 e ’90, ho sempre
tifato per Steve Soper e Johnny Cecotto nel
DTM”.
Cosa ha fatto BMW per la tua carrie-
ra?
BMWmi ha permesso di fare il salto di cate-
goriadal kart allemonoposto.Hanno ricono-
sciuto il mio talento e mi hanno dato il sup-
porto necessario per continuare nel prosie-
guo dellamia carriera. Senza il loro aiuto non
avrei avuto le finanze per correre nelle cate-
gorie minori, e non l’ho certo dimenticato.
Questa è un’altra delle ragioni per cui il mio
legame con BMW è sempre stato molto for-
te. Mi sono comprato una BMW e ho chiesto
di guidare una M5 nel F1 Taxi Rides di Hoc-
kenheim, perché è una vettura splendida, un
marchio di gran classe”.
Essendo stato per molto tempo un
pilota di Formula 1, qual è la tua fon-
te di motivazione per il DTM?
Non è sempre stato facile passare tre anni
in Formula 1 guardando regolarmente gli
altri pilota da dietro, che spesso facevano un