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McLaren, perché Newey ha preferito così
(«
il sistema pull rod non ci avrebbe garan-
tito un vantaggio, i test che abbiamo soste-
nuto ci dicono che così siamo sulla strada
giusta»), e sicuramente occulta sotto la
carrozzeria, dove il viola di Infiniti si
mescola a quelli tradizionali Red Bull,
qualche genialata alla Newey per quanto
riguarda scarichi e diffusore. Le “pance”
sono più ridotte e morbide, e anche il
retrotreno sembra essere adatto ad allog-
giare un cambio di dimensioni micro.
Il buon Dio si nasconde nei dettagli, come
diceva Aby Warburg, grande esperto di
simboli e di immagini, ma agli esperi-
menti di Newey si adattano più pensieri
satanici che le acquasantiere. «Insieme
con le gomme sono i nuovi parametri di
rigidità per ali che hanno imposto i cam-
biamenti più sensibili – rivela l’uomo di
Stratford - Il diavolo si nasconde nei par-
ticolari, così abbiamo lavorato su alcuni
dettagli che potevano essere migliorati.
La chiave sarà lo sviluppo durante la sta-
gione delle gare». Un work in progress,
inevitabilmente, e ora si tratterà di capi-
re se le evoluzioni inserite da Newey, uno
che tradizionalmente se ne infischia del-
la comodità di guida e della ricerca esa-
sperata dell’affidabilità, non costeranno
alla RB9 un inizio di stagione sofferto,
come era accaduto alla sua antenata del-
lo scorso anno. Per il momento, fra l’al-
tro, è incerto se la Red Bull utilizzerà il
DRS “passivo”, visto che nelle parole di
Newey si tratta «di un dispositivo inte-
ressante, ma non facile da mettere a pun-
to, vedremo».
