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Digerita l'inspiegabile assenza di Fernando Alonso, compensata dall'altrettanto inspiegabile presenza di Pedro
De La Rosa per una sola giornata, la Ferrari ha avuto un esordio stagionale positivo, specie se considerato lo psi-
co e tecno-dramma dello scorso anno. Croce e delizia dei tifosi ferraristi durante la passata stagione, la vitupera-
ta F2012 è andata in pensione sostituita dalla "speranzosa" F138. La vettura ha calamitato le attenzioni dei sup-
porter e addetti ai lavori per il suo retrotreno. Impressionante il lavoro di miniaturizzazione fatto a Maranello
tanto che buona parte del fondo, nella parte posteriore è risultato scoperto, sconcertando i più. Per quanto riguar-
da l'affidabilità, ha fatto il giro del mondo la foto della nuova arrivata "arrosto". Motivo ufficiale, un guasto al
cambio, anche se i sospetti riguardano più un'inedita conformazione degli scarichi.
Ad impressionare quanto e più dell'auto è stato Felipe Massa. Concentrato e cattivo in ogni momento, ha rega-
lato a tratti una guida spettacolare. Se la fortuna girasse a suo favore dall'inizio stagione, il brasiliano potrebbe
essere pericoloso per tutti a partire dal compagno di squadra, già messo in difficoltà in Texas e ad Interlagos.
Intanto, Massa se n'è andato col miglior tempo delle quattro giornate, anche se segnato con gomme soft. Tutto
morale, quanto mai utile per lui. Mentre il "secondo team" tecnico che vede presenti Fabio Montecchi e Rory Byr-
ne lavora sul pacchetto 2014, la scuderia dovrà garantire alla nuova vettura, che sembra essere partita almeno
da dove la F2012 era arrivata, il necessario sviluppo durante la stagione. Un bilanciamento difficile per tutti e
che, oltre alle qualità tecniche ed ingegneristiche, premierà le capacità del management.
1
° giorno – 1’19”709 – Webber
2
° giorno – 1’19”338 – Webber
3
° giorno – 1’19”052 – Vettel
4
° giorno – 1’18”565 – Vettel
RED BULL
LA RB9 FA GIÀ PAURA