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FORMULA 1
LEWIS HAMILTON
Lewis, sei riuscito a metterti alle
spalle l’incidente al debutto nei
testi di Jerez?
«
Be’ non è stato niente di particolare.
Una giornata difficile, ma a dire il vero
niente di particolare».
L’impatto è stato notevole, è così
facile dimenticarlo?
«
Sì è vero e l’ho sentito. Ma me ne sono
capitati tanti in carriera, questo è solo
uno che si aggiunge alla lista».
Avevi detto di esserti ferito una
gamba, niente di serio?
«
No, per niente. Il giorno successivo ero
già in pista».
Quindi nessun attacco di panico o
notti insonni per il momento
riguardo alla tua decisione di pas-
sare a Mercedes?
«
No, no. Non ho nessun rimpianto.
Quando prendo una decisione su cui ho
meditato a lungo in genere non ci ripen-
so più. Quando si decide all’improvviso
può essere che capiti, ma io nonmi com-
porto così. Dormo alla grande».
Dicono che ragione della tua scel-
ta sia stato il desiderio di lasciare
il nido. In Mercedes pensi di esse-
re in grado di costruire un nido
tutto tuo?
«
Penso di sì. Finora mi sta piacendo. Il
team è fantastico, tutti sono così acco-
glienti ed è bellissimo lavorare con un
nuovo gruppo di persone. Credo since-
ramente che questo possa essere un
posto in cui ottenere qualcosa di nuo-
vo».
Ti ha sorpreso che molte persone
si siano così interessate alla tua
carriera da sospettare che tu sia
saltato sul carro sbagliato?
«
No, non mi ha sorpreso. Le persone
sono fatte così. Ogni volta che c’è qual-
cosa di nuovo le persone si sentono in
diritto di commentare. Ma non mi pre-
occupa».
Hai detto che dalla Mercedes ti
aspetti una maratona e non uno
sprint. Hai mai corso una marato-
na per fare questo paragone?
«
Ho fatto una mezza maratona. Ho sen-
tito quell’espressione una volta e ho
pensato fosse un buon modo per descri-
vere la mia situazione. Sono qui per un
risultato a lungo termine».
Quindi credi di avere la resistenza
per correre sempre con Merce-
des? In termini di maratona, per
tutti i 42 chilometri...
«
Sì, spero di sì” (ride)».
Avrai ancora bene in testa le sen-
sazioni della McLaren, una mac-
china che ha vinto sette gare la
scorsa stagione. Come è la F1
W04 a confronto?
«
Be’, il primo giorno ho solo fatto qual-
che giro di ricognizione e poi sono
andato a sbattere. Il secondo giorno è
stato promettente. Lo scopo era fare
più chilometri possibili, e abbiamo per-
corso 145 giri. Non male. Dato che la
pista è piuttosto abrasiva, abbiamo
corso con gomme dure e medie quindi
non abbiamo dato molta importanza ai
tempi. La macchina è sicuramente ai
primi stadi e siccome non posso fare
paragoni con la Mercedes 2012, devo
prendere confidenza da zero e per que-
sto serve tempo. Nel complesso il fee-
ling è positivo e fare raffronti con il
passato non spetta a me».
Ti ha sorpreso che ci siano stati
problemi seri in entrambi i primi
due giorni?
«
Nessuno se l’aspettava. E natural-
mente è stata una sorpresa, ma le cose
vanno così. Quando ci sono guasti alla
macchina è sempre una sorpresa».
Forse il team ha già consumato la