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sua dose di sfortuna per il 2013...
«
Spero, teniamo le dita incrociate».
Tornando alla McLaren, ci sono
state voci che il direttore tecnico
Paddy Lowe ti potesse seguire da
Woking a Brackley. Ti avrebbe
fatto sentire più a tuo agio in un
nuovo team?
«
Mi sento già a mio agio. Credo che
nessuno che si spostasse dalla McLa-
ren potrebbe farmi sentire meglio. Mi
sento già bene dove mi trovo. Penso
che se fossimo in grado con il tempo di
aggiungere professionisti esperti e
qualificati al nostro team potrebbe solo
essere positivo, ma al momento, per
quello che so, la squadra rimarrà così
com’è».
Alla McLaren trattavi solo con il
capo, Martin Whitmarsh, e forse
con Ron Dennis in alcune occa-
sioni. Ora hai Ross Brawn, Toto
Wolff e Niki Lauda. Chi è il tuo
primo referente?
«
Be’, mi confronto con Toto e Ross - e
anche con Niki. E’ una buona cosa ave-
re tutte queste persone per me. Martin
è stato un capo fantastico e non sarei
in Formula Uno senza Ron. Sono stato
fortunato ad avere dei buoni capi».
Scegli a chi parlare in base all’ar-
gomento? Per le questioni tecni-
che ti rivolgi a Ross e per tutto il
resto a Toto?
A dire il vero parlo con chi vedo pri-
ma…Quando sono in azienda parlo con
tutti e tre, specialmente con Ross e
Toto perché loro hanno rapporti con
tutti gli ingegneri e i meccanici. Dico
qualcosa a Toto e lo ripeto a Ross –
spingo da entrambi i lati».
Aiuta avere a che fare con Niki,
un campione come te, uno che sa
come funziona un pilota di For-
mula 1?
«
Certo, è un vantaggio avere a fianco
qualcuno che sa cosa si prova a stare là
dentro, che può capire e rifarsi a quel-
lo che dico».
Come immagini la tua carriera in
Mercedes? 2013, 2014, 2015?
«
Campione del mondo, campione del
mondo, campione del mondo! Questo
sarebbe il sogno, non ne ho altri. Se
non mi svegliassi ogni giorno e lavoras-
si per diventare campione del mondo,
allora starei perdendo tempo».