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tore ehaottime relazioni. E’ unapersonamol-
to diretta e sincera, uno che potrà prendersi
cura del team. Presiederà il board, ma le que-
stioni operative lo riguarderannodimeno. Poi
c’è il comitato esecutivo, che guida la società,
e io faccio parte del comitato. Io vedrò le que-
stionipiùdallatocommerciale,maovviamen-
te ci saranno delle sovrapposizioni con le atti-
vità in pista che cura Brawn. Ross è il team
principal,esioccupadellasquadracorse.Nick
Fry è ancora il CEO, e considerato che il mio
ruolo ha due risvolti – da una parte rappre-
sento laMercedes-Benz comecapodelmotor-
sport, dall’altra sono un azionista all’interno
del team– io avrò compiti nel seniormanage-
ment».
Il team ha sede a Brackley, mentre la
Mercedes si trova a Stoccarda. C’è il
sospetto che un rapporto a distanza fra
le due realtà non abbia funzionato così
bene negli ultimi due anni. E’ questo il
motivo per cui avete deciso di spostare
tutte le operazioni a Brackley?
«
Sì. Non si possono condurre le operazioni di
team di Formula nel Regno Unito dalla Ger-
mania. Non si tratta solo di diversa mentalità
e le differenze di mentalità ci sono (ride) –
si tratta anche di essere fisicamente sul posto.
Guidare una azienda a distanza non funziona
mai davvero bene, alla fine si tratta di capire
se la vuoi guidare a tempo pieno oppure no.
Nel secondo caso devi fidarti del tuomanage-
ment. Inpassato io l’ho fatto,ma non era que-
sto il ruoloche laMercedesaveva inmenteper
me. Ero ben conscio che parte dell’affare con-
sistevanel fatto che io facciobase inGranBre-
tagna. La maggior parte del tempo seguirò la
Formula 1 e il DTM nelle trasferte».
La sua programmazione sarà quindi
simile a quella del suo predecessore,
Norbert Haug?
«
No, non farò il giro del mondo come faceva
Norbert. Non è possibile. Sarò presente a tut-
telegaredellaFormula1eaiprincipaliappun-
tamenti del DTM».
Quali sono le sue priorità per il 2013?
«
Be’, potrei mettere le mani avanti dicendo
che non sono stato coinvolto nella progetta-
zione dellamacchina per il 2013, che è la pura
veritàperquantoriguardaleperformancedel-
la vettura. Ma questo non ha importanza.
Sono qui da poche settimane, ma a nessuno
importa se sono in giro da un anno o da quin-
dici giorni.Mi sono preso la responsabilità, ed
èmoltoimportanteentrareinsintoniacontut-
ti quelli che lavorano insieme a me. Se le cose
nonandrannonelladirezionechevoglio,com-
pleterò la struttura nel modo che ritengo
opportuno».
Quanto potere avrà di cambiare le
cose?
«
Non è tanto questione di avere il potere, la
cosafondamentaleècapirelastrutturaepren-
dere le giuste decisioni. Io sono qui in rappre-
sentanza dellaMercedes e inqualità di azioni-
sta, e farò tutto quello che è necessario per far
vincere il team. La prima cosa da fare è guar-
dare e ascoltare, solo dopo darò lamia opinio-
ne e la metterò in pratica».
Che cosa pensa dei due piloti? AllaWil-
liamsha spessoavutoa che fare condei
rookie della Formula 1. Questa volta
dovrà lavorare con due driver fatti e
finiti.
«
Entrambi possiedono grande esperienza.
Lewis Hamilton è stato campione del mondo
con la McLaren. Penso che anche per lui si
tratti di una novità, per la prima volta si trova
al di fuori della realtà in cui è nato e cresciuto.
Nico Rosberg è un pilota da prime posizioni.
Tutte le volte che la macchina gliene ha dato
l’opportunità, si è trovato in testa.Non li cono-
sco molto bene a livello personale, ho avuto
modo di chiacchierare un po’ con Lewis negli
ultimi giorni epossodirechenonsonosorpre-
so che sia diventato il grande campione che è.
E’ intelligente, sveglio e sa curare molto bene
i rapporti sociali. Possiede un grande talento,
da quanto posso giudicare dall’esterno. In
effetti, entrambi li ho potuti osservare sin dai
loroesordi, considerati imiei precedenti come
manager di piloti e responsabile dei motori in
Formula 3. Ora mi aspetto di stabilire con un
ottimo rapporto con due grandi personalità
dello sport come loro».
Si sveglia mai la notte pensando:
oddio,cosahomaifatto?Erocosìtran-
quillo prima e ora sono seduto sopra
una botola…”?
«
Mi sono goduto la vita da investitore che
poteva biasimare le persone quando sbaglia-
vano, e che ne traeva frutti e benefici quando
invece operavano al meglio. Ora sono passato
ad un ruolo pienamente operativo e sto sedu-
to – come ha detto lei – sopra una botola. La
buonanotizia è che oraho io il dito sul pulsan-
te, inoltrenonmi ficchereimai inqualcosache
non penso di essere in grado gestire. So che
l’obiettivo della Mercedes è essere un top-
team, e che se le cose non andranno così per
me sarà difficile trovare giustificazioni. Ma
non accadrà».
Che risultato giudicherà positivo a fine
2013?
«
Sarò soddisfatto se saremo fra i primi quat-
tro del campionato e regolarmente in prima
fila in F.1, e se vinceremo il DTM».
Molti sostengono che èmolto più facile
che laMercedes vinca il DTMpiuttosto
che finisca nelle prime quattro posizio-
ni in F.1…
«
L’ha detto lei, non io (ride). Credo che se ci
ritroveremo insieme fra un paio di anni sorri-
deremo di queste discussioni».
Formula1.com
l’intera struttura e di cosa serve migliorare».
E’ opinione diffusa che laMercedes sia
convinta di essere ormai avviata verso
il successo, visto che lei inprimaperso-
nahainvestitonelteameunodeisegna-
li da cui si riconosce un la serietà di un
imprenditoreèlasuapauradirimetter-
ci dei soldi. E’ davvero così?
«
Esatto, si tratta proprio di trovarsi con il col-
lo sullaghigliottina (ride).Nelmomento incui
ho deciso di rischiare i miei soldi alla Merce-
des hanno capito che non posso permettermi
di fallire.Nonmi sonosolopreso il rischioper-
sonale di abbandonare la Williams, dove mi
divertivomolto a lavorare, ma c’è anche il lato
economico e finanziario della vicenda. Abbia-
momolta fiducia l’uno negli altri, e sonomol-
to contento di essermi unito alla Mercedes».
Come funzionarà la catena di coman-
do?C’èNiki Lauda, poi c’èRossBrawn,
poi c’è lei…
«
La struttura di comando è molto chiara. La
stampahaprovatoainsinuarechecisianodel-
le ambiguità, ma non è così. Niki è il direttore
non esecutivo del board, ciò significa che lui è
al comando per quanto riguarda le funzioni
non operative e non esecutive. E’ stato tre vol-
te campione del mondo; è un ottimo negozia-