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MERCEDES DI GOMMA
MCLAREN CRISI VERA
Tra i grandi delusi di Melbourne 2013 le due stelle d’argento, motoriz-
zate Mercedes. La vettura di Brawn non è andata oltre un modesto
quinto posto di Hamilton dopo che in prova e nelle battute iniziali di
gara sembrava il candidato più accreditato al gradino più alto del podio,
mentre il suo compagno di squadra ha dovuto alzare mestamente ban-
diera bianca, prima di metà gara. Troppo poco per chi pensava di ave-
re risolto, se non del tutto, almeno in parte, l’eccessiva usura degli
pneumatici che la sta tormentando da un paio di stagioni e si trova oggi
a dover combattere anche con un’affidabilità non propriamente a pro-
va di bomba. Chi invece esce con le mani nei capelli da Melbourne è la
McLaren, sulla cui MP4/28 si addensano nubi sempre più nere. Tutta
colpa della nuova sospensione anteriore pull-rod? Probabilmente si,
ma quel che è peggio è che, nella Formula 1 attuale, quando nasci con
un simile difetto congenito è praticamente impossibile porvi rimedio,
se non riprogettando di sana pianta la macchina. Cosa che ci sembra
assai poco probabile, in un campionato di transizione dove, da metà
stagione in poi, l’attenzione dei vari tecnici sarà focalizzata più sulla
progettazione delle nasciture monoposto turbo, che sullo sviluppo del-
la auto 2013. La lista dei desaparecidos comprende nomi illustri, come
Williams e Sauber che, dopo i promettenti test invernali, sono letteral-
mente naufragate in Australia. Anche a loro è concessa la prova d’ap-
pello, ma le premesse sono tutt’altro che incoraggianti....
