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WTCC
ANTEPRIMA MONZA
Dario Sala
Ci siamo! Domenica a Monza scatterà l'edi-
zione numero nove delWTCC. Nonostante le
tante cassandre continuino a decretarne la
morte sportiva, la serie di Marcello Lotti ogni
anno si presenta ai nastri di partenza conuno
schieramento che supera le venti unità.
Numero più che sufficiente di questi tempi e
comunque destinato ad aumentare con il
proseguire delle gare. Ovviamente non stia-
mo più parlando del WTCC prima maniera,
dove c'erano case ufficiali a volontà, ma di
una serie che negli anni si è trasformata,
lasciando più spazio ai team. Chiaramente ci
si confronta con macchine che hanno qual-
che anno alle spalle, che magari non sono
accattivanti come quelle di altre serie,ma che
sono guidate sempre al limite e che sono in
grado di offrire uno spettacolo che alla fine
lascia sempre tutti soddisfatti. E' successo
anche negli ultimi anni quando il mondiale
era un affare riservato alle sole Chevrolet. Le
lotte intestine hanno infatti generato colpi di
scena che si sono tradotti in lotte tirate fino
all'ultima gara. Quest'anno i motivi per pen-
sare che sia ancorameglio sono sempre lega-
ti alla Chevrolet. L'uscita in forma ufficiale
dei “blu” e la conseguente mancanza di svi-
luppo della vettura dovrebbe consentire agli
avversari di avere qualche chance in più. A
tutto vantaggio dello spettacolo.
Fare pronostici ovviamente è la cosa più sba-
gliata che si possa fare in un pezzo di presen-
tazione, ma è chiaro comunque le Cruze del-
la RML resteranno le macchine da battere.
Lo scorso anno mostrarono una superiorità
tale che oggi ne fanno una base perfetta da
cui ripartire. La squadra è collaudata, sa
come si vince e oltre alla macchina disporrà
di Yvan Muller, ovvero uno dei migliori (se
non il migliore) piloti in circolazione. Il tre
volte campione del mondo farà da chioccia al
giovane Tom Chilton, rimasto orfano della
Ford. Sempre in tema di Chevrolet, saranno
da tenere d'occhio anche quelle portate in
pista dalla Bamboo che, se ben guidate,
potranno affacciarsi spesso nelle prime posi-
zioni. Dipenderà da James Nash, altro orfa-
no Ford, e dal confermato Alex MacDowall.
Molta curiosità anche attorno alla Cruze del-
la Nika Racing che schiererà Michael Nykja-
er pilota che ha già dimostrato grandi cose
nel mondiale.
Tutti gli occhi del mondo saranno però pun-
tati sulla Honda JAS. E' l'unico programma
ufficialedi alto livelloe secondomolti, leCivic
sono le vetture che marchieranno a fuoco il
WTCC dei prossimi anni. La macchina pre-
parata dalla italiana JAS è molto avanzata e
offre una serie di raffinatezze tecniche che
forse supera il livello della Cruze. Il motore
resta ancora una incognita, ma sia lamacchi-
na sia la squadra stanno crescendo alla velo-
cità della luce, riducendo di molto i tempi
“
obbligatori” per arrivare in alto. Potrà vin-
cere già a Monza? Gabriele Tarquini e Tiago
Monteiro se lo augurano, ma ad oggi è trop-
po presto per dirlo. Se lo facesse, per molti
non sarebbe comunque una sorpresa. Con la
Honda ci saranno anche Norbert Michelisz e
la Zengo Motorsport. Un binomio che arriva
dalla vittoria nel Trofeo Indipendenti e già
capace di assicurarsi due vittorie assolute. Il
loro è un salto importante che testimonia la
volontà di essere protagonisti. Adesso sono
chiamati a competere a livelli più alti. Vedre-
mo se ne saranno in grado. Il passato lascia
supporre che lo siano.
Sopra, il
griontosissimo
Stefano D’Aste.
A destra, Robert Huff
ora con Seat.
Sotto a sinistra,
Engstler con la BMW