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FIANCATE RASTREMATE
E NUOVI SCARICHI
Dove la Ferrari è radicalmente cambiata, e non poteva essere altrimenti, è nel dise-
gno delle fiancate, che potremmo idealmente dividere in due aree: nella parte
anteriore la forma dei pontoni laterali, delle prese d’aria e dei deviatori di flusso
è rimasta praticamente invariata, mentre a partire dalla mezzeria in poi, ci trovia-
mo di fronte ad un progetto integralmente nuovo, che potrebbe cambiare già dal-
la Cina. In quest’area, come fanno tutti i team dalla passata stagione, la Ferra-
ri cerca di sfruttare al meglio l’effetto “Coanda” e di utilizzare gli elemen-
ti della sospensione posteriore a fini aerodinamici. Ma lo fa in maniera
autonoma, senza cioè scimmiottare l’inarrivabile Red Bull. L’intento
degli aerodinamici del Cavallino (a tale scuola di pensiero si rifanno
anche i progettisti di McLaren e Mercedes) è quello di indirizzare l’aria
calda degli scarichi nella zona compresa tra pneumatico e profilo estrat-
tore posteriore. A sua volta, questo flusso viene “energizzato” facendo-
lo scorrere nella parta bassa della fiancata, dove si viene a creare una sor-
ta di doppio fondo. Nella Red Bull, la circolazione dei flussi è diversa e preve-
de il collocamento degli scarichi molto più in basso, la presenza di fiancate che
scendono bruscamente verso il retrotreno e soprattutto quella di una o più feri-
toie che risucchiano l’aria che scorre in basso e la “sparano” verso il profilo estrat-
tore posteriore. Ora, non è dato sapere se sia meglio quest’ultima tipologia (copia-
ta di sana pianta anche dalla Lotus) o lo schema Ferrari/Mercedes/McLaren, uno
cosa però è certa: anche se nell’uscita dai transitori la Red Bull continua a man-
tenere un certo vantaggio, la Ferrari ha fatto passi da gigante rispetto allo scorso
anno e se le modifiche che debutteranno a breve (in Cina ci dovrebbe essere anche
un nuovo fondo) funzioneranno, il mondiale 2013 si preannuncia decisamente più
combattuto ed incerto, Pirelli permettendo.