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L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
DOMENICA 7 APRILE 2013
1 -
Michel Nykjaer (Chevrolet Cruze) – Nika – 13 giri in 28'51"561
2 -
Gabriele Tarquini (Honda Civic) – Honda Jas – 0"566
3 -
James Nash (Chevrolet Cruze) – Bamboo - 1"612
4 -
Yvan Muller (Chevrolet Cruze) – RML – 2"224
5 -
Rob Huff (Seat Leon) – Munnich – 2"248
6 -
Alex MacDowall (Chevrolet Cruze) – Bamboo – 2"476
7 -
Marc Basseng (Seat Leon) – Munnich - 3"201
8 -
Pepe Oriola (Seat Leon) – Tuenti - 3"565
9 -
Tom Coronel (BMW 320 TC) – Roal – 5"270
10 -
James Thompson (Lada Granta) – Lada – 5"881
11 -
Fernando Monje (Seat Leon) – Campos – 7"078
12 -
Darryl O'Young (BMW 320 TC) – Roal - 7"879
13 -
Fredy Barth (BMW 320 TC) – Wiechers – 8"485
14 -
Charles Ng (BMW 320 TC) – Engtler - 9"298
15 -
Rene Munnich (Seat Leon) – Munnich – 14"192
16 -
Mikhail Kozlovskiy (Lada Granta) - Lada - 15"333
17 -
Franz Engstler (BMW 320 TC) – Engstler – 33"246
18 -
Mehdi Bennani (BMW 320 TC) – Proteam - 1 giro
Ritirati
5
° giro - Tiago Monteiro
5
° giro - Norbert Michelisz
5
° giro - Tom Chilton
1
° giro - Stefano D'Aste
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
DOMENICA 7 APRILE 2013
1 -
Pepe Oriola (Seat Leon) – Tuenti - 13 giri in 28'8"751
2 -
Yvan Muller (Chevrolet Cruze) – RML – 0"430
3 -
Tom Chilton (Chevrolet Cruze) - RML - 0"677
4 -
James Nash (Chevrolet Cruze) – Bamboo - 0"948
5 -
Marc Basseng (Seat Leon) – Munnich - 1"808
6 -
Tom Coronel (BMW 320 TC) – Roal – 2"028
7 -
Michel Nykjaer (Chevrolet Cruze) – Nika – 2"326
8 -
Franz Engstler (BMW 320 TC) – Engstler – 4"377
9 -
Darryl O'Young (BMW 320 TC) – Roal - 4"889
10 -
Charles Ng (BMW 320 TC) – Engtler - 6"273
11 -
Mehdi Bennani (BMW 320 TC) – Proteam - 6"349
12 -
Fredy Barth (BMW 320 TC) – Wiechers – 6"385
13 -
Mikhail Kozlovskiy (Lada Granta) - Lada - 7"037
14 -
Stefano D'Aste (BMW 320 TC) – PB - 7"698
15 -
Norbert Michelisz (Honda Civic) – Zengo – 4 giri
Giro più veloce: Tom Chilton in 1'45"545
Ritirati
7
° giro - Gabriele Tarquini
7
° giro - Alex MacDowall
3
° giro - Rene Munnich
1
° giro - Robert Huff
1
° giro - James Thompson
1
° giro - Fernando Monje
Il campionato
1.
Muller 88 punti; 2.Nykjaer 51; 3.Tarquini 51; 4.Chilton 48; 5.Nash 43; 6.Oriola 39;
7.
Basseng 28; 8.MacDowall 26; 9.Huff 19; 10.Monteiro 14.
al campione ha perso un'occasione. In pri-
mis la Honda, che torna a casa con due
macchine da ricostruire. Un vero peccato
perché la Civic in Marocco ha mostrato
grandi progressi nel suo lato debole ovvero
la velocità di punta. I tecnici della JAS han-
no lavorato duramente e in soli tre giorni
hanno riprogettato e costruito una presa
d'aria tutta nuova. Questo aspetto, unito ad
un telaio che si è adattato alla perfezione ai
cordoli marocchini e ad una frenata decisa-
mente efficace, ha contribuito ad ottenere
la prima inaspettata pole position. In gara
poi, Tarquini si è piegato solamente a Nyk-
jaer portando a casa un altro gran bel podio.
Il secondo in quattro gare. In gara due inve-
ce, proprio quei cordoli che hanno esaltato
il telaio della Civic lo hanno tradito facen-
dolo sbattere violentemente. Una sorte toc-
cata per due volte al compagno Monteiro
che ha picchiato nella prima frazione dopo
un problema all'ammortizzatore.
CIRCUITO ESIGENTE
O AUTO E PILOTI INADATTI?
Questi incidenti così come gli altri hanno
riaperto le discussioni sul circuito. I danni
alla fine sono stati veramente tanti così
come sono tante le vetture da ricostruire.
Alcuni botti sono stati dovuti all'imperizia
dei piloti, ma altri sono stati innescati da
apparenti rotture e guasti ai freni mandati
in crisi da un circuito molto esigente da
questo punto di vista. Altre colpe sono sta-
te addossate ai nuovi cordoli messi per sco-
raggiare i piloti a tagliare le varianti. L'ef-
fetto è stato quello di far decollare le vettu-
re che inevitabilmente sono finite contro i
muri. La lentezza dei commissari che han-
no fatto quel che potevano in quel budello,
ha fatto il resto. E così i lunghi periodi di
safety-car hanno inciso sui risultati di gara.
Insomma niente di nuovo. Gli anni passati
hanno mostrato più volte che questo può
accadere tranquillamente in Marocco.
Lamentarsi dopo non serve a nulla.
Tom Chilton
a podio in gara 2