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ELMS
FEDERICO LEO
NON C’È DUE SE
Massimo Costa
Quando alla fine del 2010 Federico Leo ha
lasciato le monoposto dopo due anni di
WorldSeriesRenault per abbracciare ilmon-
do delle vettureGranTurismo, pochi poteva-
no prevedere che Federico Leo divenisse
rapidamente un vero punto di riferimento
per le vetture a ruote coperte. Il suo approc-
cio alla categoria è stato graduale, intelligen-
te, misurato. Certo, non sono mancati gli
errori, ma Leo ha saputo trarne vantaggio
tanto da vincere due campionati in fila. Un
vero record, unpercorsonetto che pochi pos-
sono vantare dopo aver fatto il passaggio
diretto dalle formule. Campione FIAGT3 nel
2011
con Francesco Castellacci come compa-
gno, campione GT Open nel 2012 con Gian-
maria Bruni al suo fianco e in una sola occa-
sione Toni Vilander. Prima con una Ferrari
GT3, poi con una GT2, Leo ha scritto il pro-
prio nome su due diversi albi d’oro. Ora è
pronto per una nuova sfida nell’European Le
Mans Series. Salirà su una Ferrari GT2, che
dunque conosce bene, in un campionato di
durata, al quale non è abituato. Saranno
infatti due, e non più uno, i suoi compagni di
abitacolo: Marco Cioci e Giuseppe Perazzini.
Una ulteriore esperienza che mi permetterà
di crescere ancora”, spiega Leo, che abbiamo
rintracciato tra una pausa e l’altra mentre si
allenava con un go-kart sulla pista di Castel-
letto. “Perme sarà la prima volta in una com-
petizione di tre ore, FIA GT3 e GT Open era-
no praticamente corse sprint al confronto.
Non ho mai guidato una Ferrari GT per
un’ora intera, questo il tempo in cui staremo
al volante dividendoci gli stint. Un pieno di
benzina ci permette di percorrere circa 65
minuti, quindi faremo una ora piena a testa,
Campione nel 2011 del FIA
GT3, campione nel 2012 del
GT Open, il pilota milanese
tenta ora l’assalto alla serie
europea di durata, che
scatterà questo fine
settimana a Silverstone,
rimanendo legato alla
Ferrari e alla AF Corse