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ROSBERG SENZA TIMONE
Due ritiri su tre gare, e un ordine di squadra che gli ha impedito di lottare con Lewis Hamil-
ton nell’unica occasione in cui è arrivato alla fine. No good, come dicono gli inglesi, e Nico
Rosberg è il primo a dirlo. A Melbourne era stato il cambio a lasciarlo a piedi, stavolta è
toccata alla barra antirollio. «La gara è stata dura, sin dall’inizio con il set-up che avevamo
preparato ho avuto molto più sottosterzo di quanto mi aspettassi, e guidare era veramen-
te difficile. Dopo il secondo pit-stop le cose sono peggiorate sempre più, nelle curve mi
ritrovavo con la gomma anteriore per aria. Si era rotta la barra antirollio che controlla il
bilanciamento, e così ho dovuto ritirarmi». Magari un pensierino alle disgrazie patite da
Schumacher l’anno scorso Nico l’ha fatto, e il - leggerissimo, per carità – sospetto che alla
Mercedes al momento siano più concentrati sulle sorti di Hamilton che sulle sue, magari
gli è venuto. Ma almeno pubblicamente non se ne sono viste tracce. «Per fortuna c’è un’al-
tra gara fra pochi giorni, speriamo di dimenticare la sfortuna in Bahrein. E comunque per
la squadra un altro podio è stata una gran cosa». Tristezza, per favore va via.
