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PROIBITI
divertito parecchio, ma non ho ottenuto il
risultato che volevo. La colpa è anche del
fatto che ho consumato le gomme batta-
gliando con Checo, oltre che della fatica che
ho dovuto compiere dopo il secondo pit-
stop, quando mi sono trovato in lotta con
Grosjean. Sergio è stato forse un po’ trop-
po ruvido, e questo non è consueto, ma è
stata una lotta molto pulita. Lui è stato bra-
vo, ha tenuto un buon ritmo e ha gestito
bene le gomme». Well done, insomma, ben
fatto. E aspettati pan per focaccia alla pros-
sima gara, aggiungiamo noi.
La curamotivazionale dunque ha funziona-
to, eWhitmarsh, passato lo spavento, è sta-
to il primo ad ammetterlo. «Checo ha
disputato sicuramente la sua miglior gara
alla McLaren, passando Alonso e Webber.
Una grande prova, specialmente se pensa-
te che è riuscito a mantenere il ritmo per
tutto il GP nonostante avesse l’ala anterio-
re danneggiata, arrivando sesto. Anche
Jenson sarebbe finito più in alto se non
avesse dovuto fare un extra stop per le
gomme quando mancavano solo 10 giri
alla fine. I nostri due piloti hanno passato
molto del loro pomeriggio a stretto con-
tatto – ha aggiunto con understatement
molto british il team principal – anzi direi
in un contatto un po’ snervante. Ma que-
ste sono le corse. Checo e Jenson sono
veloci, forti e affamati di vittorie, ed è pro-
prio così che le cose devono andare in
pista. Noi alla McLaren lasciamo sempre
i nostri piloti liberi di combattere, anche
se devo ammettere che Checo è stato un
filo troppo aggressivo con Jenson, c’è sta-
to un attimo in cui ho temuto che tutto
potesse essere rovinato. Ma penso anche
che Checo lo sappia bene». Il messaggio
della settimana scorsa era arrivato perfet-
tamente a destinazione. Probabilmente
anche questo verrà recepito dal diretto
interessato: niente giochi di squadra,
okay. Ma neanche giochi proibiti.
Perez ha disputato una gara entusiasmante, a tratti decisamente selvaggia, battagliando
soprattutto con il suo compagno di squadra Button. E’ quello che il team gli aveva chiesto
e Whitmarsh, alla fine, ha tirato un sospirone di sollievo e lo ha lodato. E persino Jenson,
che pure in gara gi aveva raccomandato la calma via radio, si è complimentato con Checo