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GIUSEPPE MAZZOTTI - BVM
CAPITANIO SUBITO DA TOP TEN”
Siamo molto soddisfatti della prima uscita stagionale di Capitanio. In qualifica è stato molto veloce, pur-
troppo in gara 1 un guasto alla centralina del cambio gli ha impedito di prendere il via altrimenti sono con-
vinto che avrebbe fatto molto bene. Nella successiva corsa, ha concluso settimo, subito nella top ten, un
buon piazzamento che lo pone tra i migliori rookie assoluti della categoria. Dario ha partecipato ad una
stagione nel Challenge Renault, ma non ha tanti chilometri sulle spalle, ci sono rookie in arrivo dal karting
che sicuramente hanno più esperienza di lui. Dove può migliorarsi? Non deve farsi prendere dall’ansia del
crono fin dalle prove libere. Ho visto che si agita se non è nelle prime posizioni, ma i test sono per svolge-
re simulazioni, verificare nuovi assetti. C’è un momento in cui si lavora sulla vettura e uno nel quale si cer-
ca il tempo. Se riesce a separare questi due aspetti fondamentali, sarà un ulteriore passo in avanti per la
sua crescita”.
MARCO BRAGHERIO – TORINO
DI FOLCO IL ROOKIE PIÙ FORTE MAI AVUTO”
Per Di Folco si è trattato di un debutto assoluto nelle formule. Non ha sfruttato bene la qualifica, ma il
potenziale, unendo i suoi tre migliori settori, c’era. In gara 1 ha saputo risalire da 18° a 11°, poi un contat-
to con un pilota del team ARTA lo ha fatto retrocedere 25esimo. Non si è perso d’animo ed ha nuovamen-
te recuperato, pur con la macchina storta, fino all’18° posto finale. E’ stato un peccato perché aveva un gran
passo e poteva acchiappare punti. Anche in gara 2, Alberto ha lavorato bene facendo un’altra rimonta e ter-
minando 11°. Ha un ottimo potenziale considerando che ha appena 16 anni ed era alla sua prima gara. Un
punto debole? Deve imparare ancora tante cose, ma come capita a tanti piloti italiani gli manca il budget
e dunque nel corso della stagione non potrà svolgere un numero di test utile per la sua crescita. Sono con-
tento di lui, è decisamente il rookie più interessante che il team Torino ha mai avuto”.
RENÉ ROSIN – PREMA
LA DEDIZIONE
DI FUOCO
È ECCEZIONALE”
Quello che più mi ha stupito di Antonio è l’approccio
al lavoro, la dedizione, la professionalità. E’ un pilota
molto metodico, attento a ogni parola del suo ingegne-
re e di tutto lo staff tecnico. Ha una mentalità tipica di
un kartista di alto livello, quale lui era. E in pista è un
lottatore, come si è visto a Vallelunga. Certo deve anco-
ra migliorare tanto, maturare, come è normale per un
pilota al suo primo weekend in un campionato di for-
mule”.
Antonio
Fuoco