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FORMULA 1
IL RICORDO
Carlo Baffi
Ha dedicato gran parte della sua
vita alla Ferrari, come uomo di
fiducia del grande capo. Lui, sta-
va quasi sempre “Alla destra del
Drake”, come ha voluto titolare il
libro, in cui qualche anno fa ha
raccolto le proprie memorie. Può
sintetizzarsi così, la storica figura
di Franco Gozzi, scomparso il 23
aprile scorso all’età di 81 anni.
Modenese purosangue, figlio di
un artigiano della calzatura, por-
ta a termine gli studi laureandosi
in giurisprudenza nel 1958. Oltre
a dare una mano nella bottega
paterna, dove rifinisce le tomaie
alla scarnitrice, Gozzi fa il tiroci-
nio (gratuito) presso un notaio a
Modena. Il caso vuole che l’ufficio
si trovi sopra il negozio di Anto-
nio D’Elia barbiere personale di
Enzo Ferrari, nonché futuro suo-
cero del giovane laureato. Forse
preoccupato per l’avvenire di suo
genero, il signor Antonio chiede
un aiuto al Drake, che cerca ini-
zialmente di raccomandarlo pres-
so il Banco di San Geminiano. La
mossa però, non va a buon fine e
così, il Commendatore decide di
avvalersi di Gozzi per redigere la
tesi della laurea honoris causa in
ingegneria meccanica che l’Uni-
versità di Bologna gli conferirà
nel luglio del ’58. E’ il primo pas-
so verso la definitiva assunzione,
che arriverà il 20 agosto del 1960.
Dapprima, Gozzi è assistente del
direttore commerciale, Gerolamo
Gardini, e oltre al lavoro d’ufficio
viene inviato al seguito della
squadra corse, ma senza una
mansione ben precisa. E quando
si permette di chiedere:” Ma cosa
ci vado a fare?” – ecco la pronta
risposta del Drake:” Vai a vedere,
che ti fa bene.” Poi quando nel
1961
vengono licenziati otto diri-
genti (tra cui Carlo Chiti ed il
direttore sportivo Romolo Tavo-
ni), scatta la promozione. Gozzi si
ritrova così a gestire il neonato
Ufficio Stampa, ma pure le rea-
zioni istintive e colleriche del
Commendatore. Un compito
molto delicato, ma grazie al qua-
le diverrà sempre più indispensa-
bile nelle relazioni esterne. E
quando il direttore sportivo Fran-
co Lini, lascia l’incarico nel 1967,
provato dalla tragica scomparsa
di Lorenzo Bandini a Monte Car-
lo, tocca proprio a Gozzi sostituir-
lo.
Inizialmente Ferrari lo rassicura,
dicendogli che si tratta di una
soluzione temporanea, ma l’inca-
rico andrà avanti sino al 1970. Da
li in avanti, Gozzi resterà comun-
que il factotumdi Ferrari. Succes-
sivamente alla scomparsa del
Commendatore, avvenuta nel-
l’agosto del 1988, Gozzi tornerà
in pista, come consulente del
direttore sportivo Pier Giorgio
Capelli prima e come capo ufficio
stampa di Cesare Fiorio poi.
All’inizio della nuova presidenza
di Luca di Montezemolo, ricopre
il ruolo di assistente del massimo
dirigente del Cavallino, dal 1993
al 1995. La sua carriera alla corte
di Maranello si concluderà al ter-
mine del 1996, stagione in cui è
impegnato come consulente.
Oltre al libro sopracitato, Franco
Gozzi ha pubblicato nel 2008
anche il volume “L’è andeda acsè”
(
E’ andata così), in cui racconta la
vita e la carriera di Sergio Sca-
glietti, uno dei più illustri carroz-
zieri delle rosse e grande amico di
Ferrari. Tra il 2000 ed il 2001,
Gozzi ha curato una rubrica nel-
l’ambito delle trasmissioni moto-
ristiche della RAI, dal titolo mol-
to nostalgico: “Amarcord”.
Si è spento Franco Gozzi, uno degli uomini che hanno fatto grande la
Ferrari, per quasi trent’anni indispensabile consigliere del fondatore
della Casa di Maranello nella quale ha ricoperto numerosi e delicati ruoli
ALLA DESTRA
DEL DRAKE