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EUROPEO RALLY
SATA RALLY ACORES
A domanda risponde. Senza modestia, sen-
za paura di passare per presuntuoso. A chi,
alla fine di una settimanamartoriata da con-
dizioni atmosferiche estreme, gli chiede
quale è stato il momento più difficile, Jan
Kopecky risponde che per lui il problema
maggiore è stato convincere i responsabili
della Skoda a spedirlo a correre alle Azzor-
re. “Nel mio programma ci sono pochi pun-
ti fermi e tanti punti di domanda. Per que-
sto, perme, ogni gara è una conquista”, spie-
ga il ragazzone céco. Poi racconta che per
essere al via dell’appuntamento in mezzo
all’atlantico s’era battuto come poche altre
volte aveva fatto e rende omaggio alla squa-
dra di avergli consegnato una Fabia perfet-
ta. Non se la tira, non dice che era sbarcato
a Sao Miguel convinto di poter finalmente
vincere anche sulla terra, Ma lascia intende-
re che piazzarsi sull’attico del podio era il suo
unico obiettivo.
L’ha centrato conuna prestazione senza sba-
vature, figlia di una condotta di gara intelli-
gente. Tenendo il ritmo dello scatenato
Robert Kubica nelle prime battute e appro-
fittando della gomma squarciata dal polac-
co nella prova numero otto per prendere il
pallino. Definitivamente. E quando, subito
dopo, al tempo perso con un pneumatico a
terra l’apprendista terraiolo con la DS3
Regional ha sommato quello lasciato per
strada con un estemporaneo looping, s’è tro-
vato padrone del campo, ha amministrato il
vantaggio senza rinunciare a mandare mes-
saggi a Craig Breen. Per fargli capire che, nel
caso, avrebbe potuto aumentare un altro po’
il propriopasso. Ragazzo intelligente, l’irlan-
dese l’ha capito e nel finale ha badato soprat-
tutto a non commettere errori. “Ci ho prova-
to, ma solo per un po’”, ammette il promet-
tentissimo lupetto del nord. Aggiunge: “Poi,
visto che il vantaggio di Kopecky non calava,
ho preferito usare più il cervello che il pie-
de”. La scelta, azzeccata, gli ha permesso di
raggranellare altri punti. Di restare in qual-
che modo in corsa per la corona continenta-
le. Anche se, tre volte primo in quattro gare,
Kopecky ha già in tasca ventisette punti più
di lui. E al Tour de Corse ci sarà ancora: “E’
l’unica certezza che ho”, dice il leader della
classifica. Senza nascondere che sull’Ile de
Beauté cercherà il poker. Per garantirsi altre
presenze, per costringere la Skoda a suppor-
tarlo fino alla fine della stagione.