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ìSiete entrati in GP2 tardi rispetto ad
altri e quando già alcuni team inizia-
vano a lasciare, trend che quest'anno
si è ulteriormente rafforzato con
l'uscita della Ocean e soprattutto di
un team vincente come iSport. Crede
che il modello di business della GP2
sia ancora valido?
"
Dal mio punto di vista assolutamente sì.
Come in tutti i contesti ci sono annate buo-
ne e altre più difficili, ma il sistema funzio-
na. I budget della GP2 erano saliti a un livel-
lo preoccupante la scorsa stagione, ma ora
sono tornati a quotazioni più ragionevoli
riducendo la forbice con quelli della
F.Renault 3.5, che nel frattempo si stanno
alzando. Per noi poi, la GP2 ha un ruolo
importante come 'ammiraglia' del nostro
impegno nel motorsport, porta con sé un
prestigio di cui beneficiano anche gli altri
programmi in cui siamo coinvolti. È un cir-
colo virtuoso perché, a sua volta, la varietà
dei nostri impegni ci dà grande stabilità,
permettendoci di ammortizzare eventuali
perdite in un campionato con le entrate che
vengono dagli altri. È ovvio che per chi ha la
GP2 come unico programma la situazione
possa essere più difficile. Per quanto riguar-
da l'uscita di iSport, non voglio dare giudizi
su situazioni che non ho vissuto dall'inter-
no, ma ho avuto l'impressione che abbiano
mollato alla prima difficoltà dopo avere vis-
suto molte buone stagioni. È qualcosa che
io non ho mai pensato di fare, anche noi
abbiamo avuto momenti difficili in alcune
fasi della nostra storia, ma le corse sono il
mio unico lavoro e non potrei pensare di
mollare tutto solo a causa di un'annata
dura".
Grahame Chilton, padre diMax (pilo-
ta Marussia in F1) e Tom (pilota
WTCC) è ancora coinvolto nella pro-
prietà del team?
"
Nulla è cambiato rispetto allo scorso anno.
Mr.Chilton è ancora il nostro presidente,
anche se ora è ovviamente meno presente
perché sta seguendo con grande attenzione
la carriera di Max in F.1. Siamo comunque
incontatto costante, abbiamo riunionimen-
sili e spesso ci vediamo anche più frequen-
temente, per cui tutto fila liscio".
Sotto le insegne della Carlin hanno
gareggiato moltissimi piloti che si
poi fatti strada verso la F.1, da Seba-
stian Vettel a Jean-Eric Vergne, da
Daniel Ricciardo a Jaime Alguer-
suari solo per citare i più recenti.
Insieme a loro, patron Trevor ha
visto passare tanti altri piloti di
riera di Da Costa era virtualmente finita, il budget limitato non gli permetteva
rso. Essendo certo del suo talento mi sono fatto avanti io…
”
Jaafar impegnato
per Carlin nella
Renault 3.5 assieme
a Huertas
Nasr sta portando il
team Carlin molto in
alto in GP2