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SUPER GT
RONNIE QUINTARELLI
Antonio Caruccio
Ronnie Quintarelli è il bicampione in carica
del Super GT, categoria di riferimento in
Giappone per le vetture a ruote coperte, e per
ilmotorsportingenerale.AlfieredellaNissan,
Ronnie è incappato inundifficile iniziodi sta-
gione, ma è fiducioso di poter replicare una
rimonta pari a quella dello scorso anno che lo
ha portato a bissare il titolo del 2011 e realiz-
zare il record di punti conquistati nella serie,
con una gara di anticipo.
Come sono andate queste due prime
gare dell’anno?
Nella prima prova di Okayama siamo parti-
ti molto bene con la pole in qualifica ed il ter-
zopostoingara.Dispiacecomunquenonaver
vinto considerando che siamo stati primi fino
a cinque giri dalla fine, ma il mio compagno
di squadra Masataka Yanagida non ha potu-
to fare niente per difendere la leadership dal-
le due Honda che sono rinvenute molto forte
nel finale di gara. Nel secondo appuntamen-
todel Fuji, tutto è andatoper ilmeglio sindal-
le qualifiche, dove abbiamo ottenuto il terzo
tempo. In gara, purtroppo, quando eravamo
in lotta per il podio un cedimento meccanico
al cambio ci ha fermati al diciannovesimo
giro.Unveropeccatovistocheconipuntiper-
si al Fuji, potremmo essere nei primissimi
posti in classifica”.
Pensi di poter replicare quanto fatto lo
scorso anno, quando hai rimontato
alla grande, e puntare nuovamente al
titolo?
Le carte in regola per riuscirci ci sono tutte.
Sia Nismo sia Michelin e noi piloti stiamo
lavorandoduramenteperquesto. I rivali sono
cresciuti molto, ma sono sicuro che diremo la
nostra fino alla fine”.
Sinoadoralevittoriesisonoequamen-
te divise tra Honda e Lexus. Quando
sarà il turno della Nissan?
Nel Super GT Classe 500 il livello dei tre
costruttori è veramente alto e tutti sono mol-
to vicini, dove i piccoli dettagli fanno la diffe-
renza. Penso che anche per la Nissan non ci
sarà da aspettaremolto per ottenere la prima
vittoria della stagione”.
Cosa è mancato per essere al vertice
negli scorsi appuntamenti?
Le prime due gare di campionato, con tem-
perature dell'asfalto ancora basse, sono state
favorevoli alla Bridgestone. La Michelin ha
comunque fatto dei passi in avanti anche in
queste condizioni, e lo dimostra il nostro
risultatoadOkayamadovelavittoriacièsfug-
gita veramente di poco. Quindi direi che biso-
gna solo tenere duro ed avere pazienza”.
Rispetto alla scorsa stagione hai cam-
biato squadra. Com’è il rapporto coi
tecnici?
Nismo è il Team di punta della Nissan nel
Super GT e non solo. Quasi tutti i loro tecni-
ci li conoscevo già dai test pre-campionato
delle scorse stagioni con cui avevo lavorato
varie volte per lo sviluppo della macchina. Il
rapporto è stato veramente ottimo sin dal-
l'inizio. Poi, quest'anno la Nismo si è trasferi-
ta nella nuova fabbrica di Yokohama, vicino
al quartier generaledellaNissan, inuna strut-
tura modernissima dove riescono a costruire
e sviluppare sia macchina sia motore, oltre
che a seguire tutta la produzione GT-R pre-
parate da Nismo. E' quindi motivo di grande
soddisfazione e motivazione per fare bene
essere passati con loro proprio nell'anno del
trasferimento nella nuova fabbrica”.
Col tuo compagno Yanagida c’è un
buon affiatamento. Quanto è impor-
tante questo per contribuire al succes-
so di una squadra?
Diciamo che per vincere nel Super GT que-
sto è uno dei punti chiave. Il tempo per fare
girare tutti e due i piloti nelle stesse condizio-
ni non c'è, e sia per me sia per il team avere
una pilota intelligente come lui, che capisce
rapidamente le varie situazioni che si creano,
rende il lavoro molto più facile. In questi due
anni è anche cresciutomoltissimo come pilo-
ta e adesso direi che è uno dei giapponesi più
completi che ci sono”.
Negli ultimi anni si è iniziato a seguire
con grande interesse anche in Europa
e in Italia l’attività motoristica del
Giappone. Riesci ad avvertire questo
seguito o resta ancora un mondo a sé
stante quello delle corse nipponiche?
Penso che per l'Italia avere un loro pilota che
fa bene dall'altra parte del mondo renda solo
onore al Paese ed al motorsport Italiano.
Quindi, anche grazie ai risultati delle ultime
stagioni,l'interessechevienedall'Italiaedagli
altri paesi si fa sentire. Hanno aiutato a livel-
lo europeo anche i successi con l’Audi di pilo-
ti a lungo protagonisti nel nostro campiona-
to, e mi riferisco a Treluyer, Lotterer e Duval,
a seguitodei qualimolte testate giornalistiche
si sono accorte che la scuola giapponese,
soprattutto quella del Super GT, non è secon-
da a nessuno”.
Da anni vivi ormai in Giappone dove
hai trovato la tua anima gemella e con
la quale hai avuto due bambini. Ogni
tanto ti manca l’Italia? Se sì, che cosa?
Torni spesso nel tuo paese d’origine?
Negli ultimi quattro anni, soprattutto dopo
la nascita di Luna e Leo, il tempo per pensa-
re all'Italia è sempre meno. Sicuramente la
mia famiglia e gli amici più cari a volte man-