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DI SUTIL
Massimo Costa
Era il 2008 quandoAdrian Sutil, con la Force India, par-
tito diciottesimo, si ritrovò quarto. Unmomentomagico
non solo per lui, ma per tutto il piccolo team che Vijay
Mallya aveva rilevato pochi mesi prima dalla olandese
Spyker. A spezzare il sogno però, ci penso Kimi Raikko-
nen che, all’epoca con la Ferrari, lo tamponò mettendo
fine alla sua corsa tra la disperazione di Sutil e della For-
ce India. Cinque anni dopo, il tedesco a Monaco ha con-
cluso quinto sempre con la squadra che ne ha accom-
pagnato la carriera e a seguito di un anno di stop forzato
per l’increscioso episodio nella discoteca di Shanghai
(
quando ferì al collo il manager della Lotus, Eric Lux).
Giustizia, agonistica, è stata fatta. Sutil è stato decisa-
mente abile nel finale approfittando di Jenson Button e
di Fernando Alonso, che gli hanno lasciato aperta la
porta. Non ci ha pensato un attimo nel buttarsi dentro,
con coraggio e abilità dando seguito all’eccellente qua-
lifica che gli aveva permesso di entrare in Q3 e conclu-
dere ottavo. Ma la Force India quest’anno è una mac-
china decisamente competitiva e lo conferma anche il
nono posto di Paul Di Resta, risalito nono da diciasset-
tesimo. Cosa non facile nel tracciato del Principato. Tor-
nando a Sutil, dopo il buon settimo posto della prima
prova di Melbourne, il tedesco non era più rientrato in
zona punti lasciandola al compagno Di Resta. Il riscatto
è stato immediato.
Il gran sorpasso di Sutil
ai danni di Alonso
al tornantino del Loews
