Pagina 32 - Italiaracing.net Magazine

32
FORMULA 1
GP MONACO
Stefano Semeraro
Uno stupido, un pazzo, un incosciente. Un
idiota con il joystick, chepensadi correre con
la playstation. Oppure un eroe, un romanti-
co, l’ultimo dei coraggiosi, il pilota dell’ulti-
ma crociata. Il caldo pomeriggio del soldato
ChecoPerez, inmissioneper contodi se stes-
so, ha diviso il paddock della F.1. Una gara
tutta giocata in attacco, tirando staccate
assassine, infilandosi inspazi chenonesisto-
no. Prima ha sfidato il suo compagno Jenson
Button. Poi ha ferito Fernando Alonso,
costretto a cedergli il passo dagli steward
dopo il confronto alla chicane in cui lo spa-
gnolo era stato costretto a tagliare fuori dalla
pista per evitare un contatto potenzialmente
disastroso per le sue chance mondiali. Infi-
ne, ha colpito e affondato Kimi Raikkonen,
costretto a ripartire dal fondo e a vivere due
giri da incubo dopo la foratura rimediata nel
tete-a-tete (anzi, nel testa a coda) con il mes-
sicano. Perez a forza di forzare l’interpreta-
zione del regolamento - che ora costringe chi
sta davanti a concedere lo spazio di una vet-
tura all’avversario che tentando un sorpasso
riesce amettere le sue ruote anteriori a livel-
lo di quelle posteriori di chi lo precede – ha
affondato anche se stesso, finendo parcheg-
giato dopo la Rascasse con l’ala frantumata
e la macchina ingovernabile a seguito del
contatto con Raikkonen. Troppa aggressivi-
tà, che a Monte-Carlo paga raramente? I
regolamenti sono regolamenti, ma in pista
ogni caso va giudicato singolarmente, e
anche se è vero che i piloti da sempre amano
i sorpassi spericolati quando sono loro a far-
li, salvo censurarli come follie quando li
subiscono, l’impressione è che Checo corra
spesso sopra le righe, oltre i cordoli. E al di
là delle regole non scritte che governano le
gare.
Secondo Jacques Villeneuve il pressing di
Perez è una mano santa, specie nel Princi-
pato dove a contare non è tanto l’aiutino del
DRS ma soprattutto il talento. «E se un
pilota non prova a sorpassare qui, dove
dovrebbe farlo?», si chiede il figlio di Gilles.
Secondo i colleghi del pirata Checo invece,
il confine fra il lecito e lo sconsiderato è sta-
to oltrepassato. Anche per una questione di
prospettive: chi come lui ha una manciata
di punti e quasi nulle chance di giocarsi il
Mondiale può rischiare a cuor leggero, chi
si batte per il titolo deve fare più attenzione.
«
Quest’anno fino ad ora gli era andata bene
in due o tre occasioni – ha digrignato Alon-
so – in Bahrain ha rischiato l’incidente con
Jenson e io ho evitato il contatto, qui di
nuovo l’ho scansato, perché se non avessi
tagliato la chicane saremmo finiti fuori tutti
e due. Kimi non ha avuto la stessa fortuna.
Ma solo la McLaren può essere contenta di
Perez». Parole dure, doppiate da quelle di
Eric Boullier, team manager della Lotus:
«
Se guardate i video vedrete che ha ritar-
dato moltissimo la frenata, giudicando
male la traiettoria di Kimi. Ha esagerato.
Dà l’impressione di essere sempre un po’
troppo aggressivo e a volte di tentare sor-
passi che sono impossibili da fare». Raik-
konen, da parte sua, sarebbe per passare