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GP2
GARE A MONACO
NASR REGOLARE
E MINACCIOSO
Ma attenzione a Felipe Nasr che sembra
essere uno dei pochissimi (a dire la verità
sono in due, lui e Coletti) ad avere capito
che in questo campionato per puntare al
titolo occorre costanza. Come il pilota
Rapax, il brasiliano del teamCarlin ha con-
quistato otto piazzamenti utili su otto non
facendo mai peggio del quarto posto, posi-
zione che a Monaco ha firmato per due vol-
te. Gli manca la vittoria a Nasr, al secondo
anno di GP2, ma sembra essere soltanto
questione di tempo. Lui ha 96 punti, Coletti
120,
dunque 24 lunghezze di vantaggio che
non sono poi tante. La consistenza di Nasr
e Coletti fa impressione e non può non esse-
re “calcolata” dal paddock della vicina F.1.
LA FAVOLA CECCON
DIVENTA REALTÀ
Ceccon ha vissuto il weekend che tutti vor-
rebbero vivere a Monaco. Una buona quali-
fica, terzo di Gruppo, una partenza fortunata
benché tumultuosa perché il pilota Trident
ha colpito a Sainte-Devote la vettura di Sam
Bird danneggiando la propria ala anteriore e
la posteriore dell’inglese. Buon per entrambi
che è uscita l’inevitabile bandiera rossa con-
siderando l’ingorgo sviluppatosi a fianco e
dietro di loro. Ceccon ha capitalizzato tutto al
meglio andando a prendersi il secondo posto
finale, che è qualcosa di spettacolare consi-
derando che il simpatico ragazzo della Tri-
dent vive alla giornata.Unpilota last-minute,
che riceve la chiamata di Maurizio Salvadori
a pochi giorni dall’evento. Fino ad ora gli è
andata bene ed ha saputo ripagare il team
principal italiano con un crescendo di risul-
tati che confermano come l’armonia tra Cec-
con, la monoposto, gli uomini Trident, sia in
continuo miglioramento. Servirà questo
risultato importante, seguito poi dal settimo
di gara 2 condito da un sorpassone a Bird, a
fargli concludere senza patemi la stagione?
Le favole purtroppo si chiamano così in
quanto tali e raramente si traducono in real-
tà, ma in questa occasione sembra che la sce-
neggiatura stia prendendo una piega favore-
vole. Non ci resta che attendere, la prossima
tappa GP2 sarà tra un mese a Silverstone e
quindi c’è tutto il tempo per darsi da fare.
RUSSIAN PARTY
PER BIRD
A Monaco si è esaltato Bird del team Rus-
sian Time che in gara 1, cambiata l’ala
posteriore dopo la bandiera rossa e trovata
pista quasi libera al restart per l’assenza del
poleman Johnny Cecotto, ha occupato il
secondo posto dietro al rookie Mitch
Evans. La strategia Arden, alla luce dei fat-
ti, è parsa deleteria. Cambiare nella pausa
pre ripartenza le gomme montando le
supersoft sulla vettura del neozelandese,
costringendolo poi a un cambio di quattro
pneumatici soft, ha permesso a Bird (due
gomme soft sostituite) di prendere como-
damente la prima posizione prendendo poi
un larghissimo margine di vantaggio. Ma
Bird, che a Monaco aveva vinto anche nel
2012
con la Renault 3.5, in gara 2 non ha
conquistato punti per la classifica dovendo
addirittura fermarsi per un pit-stop.
LEIMER, CALADO,
ERICSSON SEMPRE
DENTRO AL TUNNEL
Bird va ad inserirsi in quel folto gruppo di
piloti che non riescono ad essere incisivi
per tutto l’arco del weekend. La più grande
delusione è certamente Fabio Leimer che
dopo essere partito a razzo, sembra che
qualcuno gli abbia spento la miccia. Per
qualche motivo, si ritrova sempre in mezzo
ai guai e su otto gare ha collezionato sei zeri
nella classifica a punti di cui cinque conse-
cutivi. James Calado, che doveva essere il
favorito alla vittoria finale, si è perso rapi-
damente dopo una ottima prima gara sta-
gionale a Sepang. Diciamo che aMonaco ha
rivisto un po’ di luce, Silverstone ci dirà se
l’inglese ha ritrovato la verve che lo scorso
anno gli ha permesso di essere uno dei più
interessanti rookie. L’impressione è che
con l’aumento delle responsabilità, Calado
sia entrato in crisi, fermo restando il fatto