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ORE LE MANS
LMP1
IL TRENINO NON HA PERSO VAGONI
I conti, alla vigilia della gara, erano abbastanza chiari: il vantaggio delle Toyota rispetto alle Audi in termini di
consumi sulla distanza di 24 ore, poteva essere stimato in tre pit-stop, l’equivalente di un giro; per annullare lo
svantaggio, le Audi avrebbero dovuto girare un secondo e mezzo al giro più veloci delle Toyota. Cosa che sembrava
fattibilissima dopo le prove, dove le TS030 avevano mediamente conceduto fra tre secondi e mezzo e quattro
secondi pieni alle R-18 e-tron. Alla fine, però, è risultato un calcolo del tutto teorico, perchè il ritmo della gara non
ha rispettato alcun ruolino di marcia, viste le numerosissime neutralizzazioni, specie nella prima metà gara, e l’in-
sidiosa pioggerellina intermittente (per lo più non sufficiente a montare le rain) che è durata per tutto l’arco della
gara. Per il resto, il divario cronometrico in gara non è mai andato oltre i due secondi e mezzo e l’Audi vincitrice
ha effettuato quattro pit-stop in più della Toyota arrivata seconda (34 a 30). La corsa è stata lineare con le Audi
1
e 2 davanti nelle prime ore (grandissimo Lotterer nei primi due stint), le due Toyota poco dietro, ma mai vera-
mente minacciose, e la terza Audi a chiudere il gruppo di testa, con un passo più conservatore. Alle 21, il primo
colpo di scena: si ferma Fässler sull’Audi leader con un problema ai freni e all’alternatore. Perderà undici giri (e
ne recupererà solo uno). A poche ore dal termine, le due Toyota sono sul podio e ad un giro soltanto dall’Audi di
testa, ma Lapierre si fa tradire dall’acquazzone delle ore tredici di domenica e perde una posizione. Per il resto, è
accaduto poco. Il successo fra i privati è per l’Hpd dello Strakka con Leventis-Kane, ma a mettersi in luce sono
state le Rebellion, perfette per lunghissime ore sino a quando quella di Prost-Jani-Heidfeld non ha avuto problemi
di cambio e quella di Belicchi-Cheng-Beche non ha sbattuto domenica a fine mattina. Alla guida c’era l’italiano,
tradito dalle gomme fredde durante un restart dopo un periodo di safety-car. La vettura è stata riparata, ma il
veronese è finito in ospedale per dolori alle costole.