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nica: il loro lavoro, già impegnativo di per
sé, è stato reso ancora più difficile dal fatto
che nel 2012 la macchina correva nella
Classe GTC dell'international GT Open,
una specifica diversa dalla GTE utilizzata a
Le Mans. Questo ha richiesto ai tecnici del-
la squadra americana un impegno supple-
mentare per smontare parti non ammesse
e sostituirle con altre, un lavoro che poi ha
dovuto superare anche il vaglio delle veri-
fiche tecniche.
Contro ogni previsione il lavoro è stato
completato appena in tempo, cioè circa 45
minuti minuti prima della fine dell'ultima
sessione di Qualifica. Maurizio Mediani,
che in quanto rookie doveva anche effettua-
re i cinque giri in notturna richiesti per
essere ammesso al via, è stato messo in vet-
tura ma una bandiera rossa a quel punto ha
ritardato il suo ingresso in pista di altri 10
minuti, lasciandogli poco più di mezz'ora di
tempo per completare le tornate richieste,
cosa che ha puntualmente fatto per la gioia
dei meccanici, autori di una vera e propria
impresa.
La vettura ha così potuto prendere il via
della gara dall'ultima posizione in griglia,
ma il suo destino non è stato all'altezza del-
lo sforzo profuso dalla squadra. Se infatti
Nic Jonsson e Maurizio Mediani si sono
ben comportati nei loro turni di guida, non
si può dire lo stesso di Tracy Krohn. Il texa-
no è stato autore di numerose uscite di pista
e testacoda, l'ultimo dei quali ha portato al
ritiro definitivo della vettura dopo quasi 9
ore di gara. E così, dopo aver costretto i pro-
pri uomini a un superlavoro, il buon Tracy
è anche riuscito a renderlo vano.
A fianco Tracy Krohn osserva i danni provocati
dall’uscita di strada nelle prove libere del mercoledì pomeriggio.
In alto, la vettura esce dal box il giovedì sera
a pochi minuti dal termine delle qualifiche