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FORMULA 1
JENSON BUTTON
Jenson, la stua stagione non è iniziata bene,
ma sappiamo tutti che laMcLaren è un team
in grado di rovesciare le situazioni. La
domanda è: quando succederà? Tu cosa ne
pensi?
«
Evidentemente speravano tutti in qualco-
sa di meglio, specie dopo la scorsa stagione
in cui avevamo vinto sette GP, compresi due
degli ultimi tre.Ma come è appena statodet-
to, la McLaren è stato un grande team sino
da quando fu fondata da Bruce McLaren 50
anni fa. Da quando è entrata in F.1 nel 1966
ha vinto 182 GP, cioè un numero che a par-
tire da quell’anno solo la Ferrari è riuscita a
pareggiare con Alonso in Spagna. Di più, la
McLaren ha vinto unGP su quattro dal 1966
ad oggi e almeno un suo pilota è salito sul
podio in più del 50 % dei GP in questo lasso
di tempo. Oh, va poi detto per inciso che la
McLaren ha vinto 20 campionati del mon-
do: un grande record, no? Come ho detto
speravamo tutti in qualcosa di più, ma sono
convinto che davanti anoi ci saranno ancora
grandi stagioni. La prossima sarà un po’
interlocutoria, visto che sarà l’ultima con la
Mercedes, ma dal 2015 in poi la McLaren
tornerà a lavorare a tempo pieno con la
Honda, con tutto ciò che ne comporta, e sia-
mo molto fiduciosi in proposito. E il tipo di
collaborazione che serve se vuoi ottenere
successi costanti nella F.1 di oggi».
Prima dell’inizio della stagione 2013 avevi
speranze di lottare per il titolo? E se è così,
a che punto le hai perse?
«
Se vinci l’ultimo GP di una stagione inevi-
tabilmente per l’inverno seguente nutri un
ragionevole ottimismo. In Brasile abbiamo
vinto l’ultimoGPdel 2012, quindi non fatico
ad ammettere che attorno aNatale e aCapo-
danno avevo buone speranze. La stagione
2013
è stata deludente, non posso negarlo,
ma la storia dimostra che laMcLaren èmol-
to brava a recuperare. Ci riusciamo sempre.
Se la domanda è se posso ancora diventare
campione del mondo quest’anno, però,
rispondere sì sarebbe un po’ ingenuo. No,
non capiterà, e in Canada è diventato chiaro
per tutti».
Quanto ti ha irritato la performance McLa-
ren a Montreal?
«
Considerato che la McLaren aveva otte-
nuto punti negli ultimi 64 GP, e in effetti
in tutti i GP a partire dal 2010 quando
sono entrato a far parte del team, non
ottenerne nemmeno uno è stato davvero
deludente. Ma se devo dirla tutta, non è
che andare semplicemente a punti sia un
grande obiettivo per la McLaren; e nem-
meno per me. Ho vinto il titolo con la
Brawn GP nel 2009, e anche se non ho vin-
to un campionato con la McLaren nel
2010, 2011
e 2012 ho conquistato otto Gp,
e sono salito 25 volte sul podio, un risul-
tato di cui sono molto orgoglioso. Detto
questo quei successi rendono la nostra
delusione attuale ancora più difficile da
sopportare. La McLaren aveva vinto i tre
precedenti GP a Montreal e la mia vittoria
nel 2011 è stata fra le migliori della mia
carriera, quindi la delusione è grande».
Ha senso, per un team che non è in lotta per
il titolo, riversare ancora tante energie sul
campionato 2013 quando i regolamenti per
il 2014 saranno così diversi?
«
Come sempre lo sviluppo è una questione
di equilibrio nell’utilizzo delle risorse, ed è
una cosa che i team fanno tutti gli anni. Sta-
volta non sarà diverso. Alla McLaren stia-
mo cercando di bilanciare le risorse, ma
inevitabilmente nel corso della stagione
inizieremo a concentraci sempre di più sul
2014».
Temi che con l’arrivo della Honda nel 2015
la McLaren rischi di uscire dall’elite della
F.1, un po’ come è successo alla Williams?
Un grande passato non è sempre una assi-
curazione contro un futuro a rischio.
«
Non è compito mio parlare di ciò che è
accaduto alla Williams. Per non c’è dubbio
che la McLaren rimarrà al top in futuro.
Sono in F.1 da tredici anni, e ho visto cose
del genere succedere un sacco di volte. Non
ho mai guidato per un team migliore della
McLaren e sono veramente orgoglioso di
essere un pilota di questo team, sulle orme
di piloti come lo stesso Bruce McLaren,
Emerson Fittipaldi, James Hunt, Niki Lau-
da, Alain Prost, Ayrton Senna e Mika Hak-
kinen. Come ho detto, la McLaren sa sem-
pre come rimontare. Nel 2009 ad esempio,
quando ho vinto il titolo con la Brawn GP,
la McLaren non era per niente competitiva
all’inizio della stagione. AMelbourne, nella
prima gara, Kovalainen si qualificò 14esi-
mo e Hamilton 15esimo, ma in Ungheria