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FORMULA 1
GP GRAN BRETAGNA
Massimo Costa
Aun certopunto chi nonhapensato che daunmomento all’altroqualcosadi grave
potesse accadere? Qualcosa di incontrollabile per tutti? Soprattutto quando dopo
l’esplosione della gomma posteriore sinistra di Lewis Hamilton, appena trascorsi
due giri è accaduta la medesima situazione a Felipe Massa. E se gli pneumatici
fossero scoppiati a tutti nel girodi poche tornate?Esequalcuno si fosse fattomale?
Circostanza fortemente possibile considerando le alte velocità che si raggiungono
a Silverstone. E infatti Charile Whiting, direttore di gara, stava per fermare tutto.
C’èmancato poco. Il panico stava prendendo piede. Ai teamprincipal veniva con-
sigliato di alzare le pressioni delle gomme e di invitare i piloti a tenersi lontani dai
cordoli. Come dire, evitiamo di peggiorare le cose. Ma i problemi comunque non
sono finiti, perché le gomme sono esplose sulle vetture di Jean-Eric Vergne a 300
orari, di Esteban Gutierrez e di Sergio Perez mentre anche Nico Hulkenberg ha
rischiato così come Fernando Alonso. Una figuraccia terrificante per la Pirelli,
avvenuta in diretta, in mondovisione. Non ci sono state risposte immediate sui
motivi chehannoprovocato tali esplosioni, chiamiamole così.Ma si potrebbeesse-
re indotti a ritenere che i cordoli siano stati una delle cause, in particolare quello
interno della curva a destra denominataAintree, che i piloti tagliavano abbondan-
temente per immettersi sul rettifilo Wellington, alla curva Loop e anche alla Bec-
ketts. La bassa pressione delle gomme finisce per incidere maggiormente sullo
sforzo che la spalla interna deve sopportare e il passaggio su un cordolo va a creare
una sorta di onda d’urto interna che può avere effetti consistenti se le carcassa è
inacciaio, quindi con temperature di eserciziomaggiori a quelle costruite inkevlar
come nel 2012. Rimane, però, il fatto che le stesse traiettorie i piloti le compivano
durante le tre sessioni di prove libere e nel corso della qualifica. Lo spavento è
stato forte insomma, come il danno di immagine dell’intera F.1, oltre che della
Pirelli e dei piloti che sono stati costretti al ritiro, inparticolareHamilton che pote-
va conquistare la vittoria. Per rendere le cose ancora più complicate agli uomini
Pirelli, già venerdì vi saranno le prove libere del GP di Germania. Il tempo mate-
riale è dunque pochissimo. Intanto le squadre sarebbero disposte a sacrificare le
tregiornatedi test dedicate ai rookie, eprevistedal 17al 19 luglio, per poter provare
le gomme con i piloti ufficiali, mentre Pirelli mercoledì dovrà riferire alla FIA quel
che si è verificato. Anche Whiting sembra essere d’accordo. Nelle prossime ore si
saprà qualcosa di più. Ma intanto una certezza c’è: con che stato d’animo i piloti
saliranno sulle loro vetture al Nurburgring?
Niki Lauda
“
Todt risolva in fretta il problema con la Pirelli”
Charlie Whiting
“
C’è mancato poco che decidessi di fermare la gara”
Kimi Raikkonen
“
Un pezzo di gomma mi ha colpito al casco. Nei
cordoli c’erano angoli più taglienti che potrebbero
avere causato il problema”
Jenson Button
“
Il problema va affrontato seriamente, una gomma
che scoppia a 300 orari non è uno scherzo. Il rischio
è anche per chi segue, che può essere colpito dai
detriti, compresi quelli di ferro”.
Lewis Hamilton
“
Solo quando qualcuno finirà all’ospedale si
prenderanno provvedimenti. E’ una perdita di tempo
parlare con la FIA, la loro inerzia la dice lunga”.
Christian Horner
“
I problemi alle gomme sono seri e condizionano le
gare”