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Registrazione al tribunale Civile di Bologna
con il numero 4/06 del 30/04/2003
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18 maggio 1942 n.1369
L’editoriale
INDYCAR
ETERNA
RAGAZZINA
Quando diventerà adulta la Indycar? Le gare che
abbiamo visto nelle ultime due settimane, sui trac-
ciati non ovali di Sonoma e Baltimora, hanno svilito
oltre che lo spettacolo anche la qualità della intera
categoria. Aumentando i dubbi sull’effettivo livello
della attuale Indycar, noncertoparagonabile aquella
di quando, per esempio, vi erano i giovani Franchitti,
Tracy e Castroneves, Zanardi e Papis, Montoya e
Moore, Michael Andretti e Fernandez, Christian Fit-
tipaldi eDe Ferran, Vasser e altri nomi di spicco oltre
a numerosi ex F.1. Avendo seguito con attenzione la
CART (così si chiamava) di quel periodo e presen-
ziando anche ad alcuni eventi, non ricordo assoluta-
mente gare continuamente bloccate dall’intervento
dei commissari di pista, della pace-car, per rimuove-
re vetture ferme in mezzo alla pista a causa dei con-
tinui contatti che si verificano. Oltre tutto con una
lentezza di cui non ho memoria. Oppure, varianti
così ridicole, come quella piazzata in mezzo al retti-
filo più lungo di Baltimora, tanto da far sembrare gli
organizzatori americani gente che si occupadi slalom
nelle piazze del paese. Si è fatto tanto per migliorare
la sicurezza arrivando a carenare le ruote posteriori
dellemonoposto,ma forse proprio questa è una delle
cause dei tanti contatti sui circuiti stradali e cittadini.
I piloti si comportano come guidassero vetture Turi-
smo e tentano sorpassi assurdi che neanche in
F.Renault 2.0 si vedono. Per non parlare del caos che
si crea ad ogni ripartenza. Hanno voluto che queste
avvengano con le vetture appaiate, per i piloti una
possibilità di sorpasso innegabile. E praticamente ad
ogni restart, c’è un incidente. Sarebbe molto più
intelligente tornare al via con le vetture in fila indiana
per non far coprire di ridicolo l’intera Indycar.
