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FORMULA 1
GP MONACO
WILLIAMS A PUNTI
MA CHE SFORTUNA
La dea bendata ha voltato le spalle al team inglese sia in qualifica sia in gara, ma
grazie a una strategia capolavoro, Massa ha comunque portato a casa qualche punto.
Ritirato invece Bottas per il cedimento della power unit Mercedes
Filippo Zanier
Se il fine settimanadi Barcellona aveva rappresentatoper il teamWil-
liams la conferma di un'ottima crescita ottenuta grazie a un pacchet-
to di estesemodifiche aerodinamiche, la gara nel Principato diMona-
co ha visto il teamdi patron Frank raccoglieremeno di quanto avreb-
be meritato, e non per proprie colpe. La malasorte ha infatti colpito
il team inglese sia in qualifica sia in gara, andando ad abbattersi in
fasi diverse su entrambi i piloti. In qualifica vedersi voltare le spalle
dalla dea bendata è stato Felipe Massa, proprio quello che fra i due
alfieri del team sembrava il più in palla. Impegnato in un giro di ral-
lentamento prima di lanciarsi per un giro veloce, il pilota brasiliano
è stato infatti investito al Mirabeau da Marcus Ericsson, entrato in
curvaavelocitàassurdae finitopoi amuro insiemeal brasiliano.Qua-
lifica finita già in Q2 per lui e di conseguenza sedicesimo posto in gri-
glia, un piazzamento che su un circuito come Monaco sembrava già
unacondanna.Solounastrategiaalternativaaquelladelgruppopote-
va regalare a Massa qualche speranza e il team l'ha puntualmente
messa in atto mandandolo in pista con le gomme Supersoft a inizio
gara, scelta decisamente in controtendenza, ma utile a permettergli
una prima fase di gara molto aggressiva. Il vero capolavoro, però, il
muretto guidato da Rob Smedley l'ha fatto quando in occasione del-
la seconda safety-car ha deciso di tentare l'impresa e approfittare del
basso degrado degli pneumatici che si registra a Monaco per allun-
gare al massimo lo stint sulle gomme piùmorbide. Felipe è così rima-
sto in pista mentre gli avversari rientravano a cambiare gli pneuma-
tici durante la neutralizzazione, guadagnando posizioni che nessuno
è poi stato in grado di togliergli su un tracciato tortuoso come quello
del Principato. Massa dal canto suo ha fatto un ottimo lavoro nella
gestione degli pneumatici riuscendo ad allungare la propria prima
fase di gara fino al 45° giro, un record assoluto sulle Supersoft. Quan-
do è rientrato in pista dopo il cambio gomme si è ritrovato undicesi-
mo, a un passo dalla zona punti e ben cinque posizioni più avanti
rispetto alla partenza. Il resto, forse per pareggiare la sfortuna delle
qualifiche, l'hanno fatto le uscite di scena a ripetizione degli avversa-
ri, che hanno permesso al brasiliano di passare sotto la bandiera a
scacchi con un insperato settimo posto.
Peggio è andata a Valtteri Bottas, che dopo difficoltà a mandare in
temperatura le gomme in qualifica (solo tredicesimo posto per lui),
nel GP ha poi dovuto mandare giù il ritiro a causa di un rarissimo
cedimentodellapower-unitMercedes che equipaggiava la suaFW36.
Peccato, perché il finlandese aveva dato nuovamente prova del pro-
prio talento e con una bella performance si era portato in fretta sul
limitare della zona punti.
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