Italiaracing.net Magazine - page 25

Massimo Costa
Chissà come deve sentirsi Romain Grosjean, che dopo la
stagione 2013 era divenuto un pezzo fortissimo sul mer-
cato piloti, un giovane che tutti avrebbero voluto e che la
Lotusmai avrebbemollato. Unattaccante di sfondamen-
to, ora costretto a fare il mediano, a sudare per rimanere
nell’anonimato, a rimediare doppiaggi da coloro con cui
soltanto pochi mesi fa combatteva ad armi pari. E chissà
come deve sentirsi Pastor Maldonado che voleva torna-
re ad essere quel pilota capace di conquistare risultati
importanti, ma si ritrova da mesi e mesi nel pantano,
scappato da una Williams che non sopportava più (sen-
timento corrisposto) proprionelmomento in cui la squa-
dra di Grove si riformava per scalare le classifiche e con-
quistare le prime file. Un vero smacco, una scelta di tem-
po che, col senno di poi, si è rivelata quanto mai errata.
Soprattutto per quegli sponsor che lo appoggiano e con-
tinuano a spendere milioni di dollari per nulla. La Lotus
E22 con quel muso così stravagante e poco utile prose-
gue nella sua via crucis. Peggio della Toro Rosso, che ha
pursemprelastessapowerunitRenault,peggiodellaRed
Bull, ma questo è normale. A Spielberg hanno riempito
la griglia, nulla di più, accusando grandi difficoltà nelle
curve lente. Maldonado ha avuto problemi ai freni che lo
hanno ulteriormente rallentato. Almeno ha visto il tra-
guardo (per la quarta volta quest’anno) in dodicesima
posizione che è il miglior risultato, mentre Grosjean che
dopo appena 3 giri ha effettuato il pit-stop passando da
super soft a soft nonha avuto alcunbeneficioda tale stra-
tegiaancheper il sopravventodi vari problemini chehan-
no reso la sua guida difficile.
Grosjean e Maldonado credevano molto nella Lotus,
ma sono costretti a vivere una annata terribile, nelel retrovie
e all’orizzonte non si intravvedono rimedi per uscire dal pantano
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