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FORMULA 1
GP AUSTRIA
Stefano Semeraro
Dalle sconfitte più pesanti si può uscire solo attaccando, ed è quel-
lo che Chris Horner ha fatto domenica appena dopo il disastroso –
per la Red Bull – GP d'Austria. Solo che stavolta il team principal
inglese ha sparato ad alzo zero non sugli avversari, ma sul partner
motoristico del team di Herr Mateschitz, la Renault. «Affidabilità
e performance sono inaccettabili – ha tuonato Horner – e non vedo
miglioramenti. Qualcosa deve cambiare alla Renault, perché non
può andare avanti così. Non va bene per la Renault, e non va bene
per la Red Bull».
Fra tutti i weekend neri infilati dai bibitari, quello della Stiria meri-
ta un posto di rilievo. Sebastian Vettel ha vissuto l'ennesimo GP
Webber-style: prima abbandonato dopo due giri dalla power unit
(per un problema elettrico che gli ha fra l'altro impedito di accele-
rare per 30 secondi...), poi tornato in gara, ma definitivamente fuo-
ri dai giochi al 34° giro, dopo un contatto con Esteban Gutierrez, e
richiamato ai box per risparmiare il motore. Daniel Ricciardo, la
cui vittoria in Canada aveva illuso Adrian Newey & Co. di essere
ormai alle calcagna delle Mercedes, ha chiuso ottavo dietro Kevin
Magnussen e Sergio Perez, consolandosi giusto con un gran sor-
passo a Nico Hulkenberg. Troppo poco, per chi sognava la remon-
tada, e invece sul circuito di casa, anzi di proprietà, ha incassato
l'ennesima figuraccia.
«Oggi è stato davvero frustrante – ha ammesso Ricciardo – dopo
una bella partenza forse ho sbagliato traiettoria nella lotta con
Magnussen, e da lì in poi non ho fatto che spingere per inseguire i
migliori, solo che semplicemente non avevamo il ritmo sufficiente
per riuscirci. Il sorpasso ad Hukenberg mi ha regalato un piccolo
sorriso, ma è inutile nascondersi che per noi è stata una brutta
gara».
Vettel è sembratonon solo frustrato,ma quasi rassegnato dopo aver
incassato alla vigilia i rabbuffi di Helmut Marko. «Ci siamo ferma-
ti per salvare un po' di chilometraggio del motore, avevamo spera-
to in una safety-car, ma non è arrivata. Fino ad ora è stata una pri-
ma parte di stagione difficile, con tanti problemi di affidabilità, ma
fa parte del gioco. Sembra brutto dirlo, ma mi ci sono quasi abitua-
to, e ora riesco ad affrontare con più calma i problemi. Il ritmo in
fondo non era male, e con le gomme soft ce la cavavamo bene, ma
visto che eravamo un giro indietro alla fine abbiamo deciso di fer-
marci». Resta il problema-Renault, tanto che si sono diffusi rumors
sulla volontà della Red Bull di mollare in corsa il motorista france-
se per rivolgersi altrove nel tentativo di salvare la stagione. Rumors
però smentiti da Horner: «Dobbiamo lavorare insieme con la
Renault per risolvere i problemi. Non avremo un altro motore l'an-
no prossimo, ma vogliamo tornare a batterci per il primato e pre-
stazioni del genere non devono ripetersi. Se la Red Bull pensa di
diventare anche motorista? E' altamente improbabile. Noi siamo
bravi a fare telai, non siamo interessati ad altro, vogliamo solo lavo-
rare con un partner forte e molto competitivo». Più chiaro di così...
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