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Anthony Davidson e Sebastien Buemi hanno

raggiunto l’apice mondiale dell’Endurance

portando al trionfo la Toyota in una stagione

dove non hanno conosciuto rivali, a parte

l’ostica 24 Ore di Le Mans. La coppia ango-

svizzera ha perso un pezzo lungo il cammino,

ovvero il francese Nicolas Lapierre, entrato in

disgrazia con il management giapponese per

motivi che sono ignoti. In Toyota non si sono

fatti problemi nello scaricare Lapierre e nel

non affiancare un terzo pilota all’affiatato duo

Davidson e Buemi. Sono sempre stati piloti

molto veloci e per questo non sorprende il

loro successo. Quest’anno si sono imposti

nella prova di apertura a Silverstone e poi a

Spa (con Lapierre), poi hanno vinto al Fuji e

a Shanghai. Tanto è bastato per questi due

ragazzi che potevano avere un brillante futu-

ro in F.1, ma per vari motivi ne sono stati

ingiustamente estromessi. Davidson, 35

anni, era stato considerato il nuovo fenome-

no inglese quando nel 2001 si era piazzato

secondo nella F.3 nazionale vincendo anche

a Pau. Subito è entrato nell’orbita Honda F.1

come tester e nel 2002 ha debuttato nel mon-

diale con la Minardi partecipando a due GP.

Poi, un’altra gara nel 2005 con la Honda, la

stagione completa nel 2007 con la Aguri e la

prima parte del 2008, finché la squadra di

Suzuki non si è ritirata mettendo fine alla sua

carriera in F.1. 24 i GP disputati, ma ben 60

le presenze perché Davidson aveva svolto

tantissime prove libere del venerdì con la

BAR Honda nel 2004 e poi con la Honda nel

2005 e 2006. Ma la grande occasione non è

mai arrivata. Così si è dedicato all’enduran-

ce, prima come pilota Aston Martin, poi è

entrato in Peugeot nel 2010 e 2011 mentre dal

2012 è uomo Toyota. Anche Buemi, 26 anni,

pareva lanciatissimo nell’orbita Red Bull. Ha

fatto tutta la trafila: F.BMW, F.Renault, F.3

europea (secondo dietro a Vettel), A1 Grand

Prix, GP2, fino al debutto in F.1 nel 2009 con

la Toro Rosso. Tre anni completi, diversi buo-

ni risultati, poi il siluramento avvenuto a fine

2011. Buemi è rimasto nel giro Red Bull come

terzo pilota e uomo da road show, ma nel con-

tempo è entrato in Toyota nel 2012 guada-

gnandosi a suon di prestazioni la fiducia di

tutti.

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