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Gli elementi chiave

- Pochi chilometri per il motore Honda

- Una vettura progettata in modo estremo

- Problemi di "packaging", elettrici e di temperature

- Il lavoro di un'intera notte il lunedì

- Le rassicurazioni di Honda

Ci si guarda perplessi. E viene in mente il debutto disastroso della Red Bull 2014. La McLaren

MP4-30 Honda tentenna. Anzi, non va proprio. Tra Abu Dhabi, con quella disastrosa prima usci-

ta con il tester Vandoorne, a Jerez, non sembra essere cambiato molto. Si passa il tempo ai box, a

lavorare. Ma in McLaren sono sereni e questo lascia indicare che sanno come uscirne. La vettura,

come dice lo stesso Dennis, che non ha voluto mancare a questo test, è una delle più estreme mai

concepite a Woking. Una monoposto che, quando e se mai funzionerà come deve, potrebbe stra-

volgere la storia futura della F.1 e riportare la McLaren a dominare i Gran Premi. Guardano avan-

ti in McLaren, nostro compito però, è quello di raccontare il momento e le prime due giornate di

Jerez sono state da mal di testa. Sei giri Alonso, sei giri Button. Totale: dodici tornate in due gior-

ni, in 16 ore di test. E in quei pochi chilometri effettuati, un passo degno di una utilitaria. Mentre

Dennis ha saputo offrire risposte di un certo spessore a chi gli poneva domane preoccupate, Alon-

so è stato ironico nei confronti del suo ex datore di lavoro targato Ferrari, “Negli ultimi cinque

anni ho mostrato quanto so essere paziente”, e assolutamente positivo per il futuro. Button inve-

ce, è stato molto british, nascondendo con efficacia le proprie perplessità.

Massimo Costa

il commento

PROGETTO DIFFICILE TANTE PERPLESSITÀ

Negli ultimi 5 anni ho mostrato quanto so essere paziente

FERNANDO ALONSO