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Manca veramente poco al grande giorno, Domenica 15 marzo, alle
ore 16 locali, dunque le 6 del mattino in Italia, il mondiale F.1 scat-
terà da Melbourne, Australia, e tutti i dubbi sollevati dai test pre-
campionato del m saranno spazzati via. La Mercedes è sempre la
più veloce e affidabile, la Williams-Mercedes pare essere vera-
mente l’anti Frecce d’Argento, la Ferrari può essere la mina vagan-
te che tutti speriamo mentre la Red Bull-Renault al momento
appare un po’ nascosta, una incognita. Manca comunque poco per
scoprire il reale valore della RB11. Poi, le outsider, come la sor-
prendente Sauber-Ferrari, la Lotus-Mercedes, la Force India-
Mercedes, la Toro Rosso-Renault dei debuttanti Sainz e Verstap-
pen e la grande delusione targata McLaren-Honda. Il team di Ron
Dennis vola per Melbourne non soltanto con sulle spalle il gran-
de terrore di rimediare una figuraccia storica, ma si ritrova pure
la grana Alonso, col pilota spagnolo costretto a riposare dopo l’in-
cidente di una decina di giorni fa e che rimane tuttora misterioso
dopo le contraddizioni emerse tra le parole del team principal
inglese e il clan dell’asturiano. Ci sono comunque tutti gli ingre-
dienti per divertirsi, questo
è fuori di dubbio.
IL WTCC PRONTO A PARTIRE
LA HONDA JAS PUNTA SUI “VECCHI”
Come pare ricco il menu che propone il WTCC. Questo fine setti-
mana si terrà in Argentina la prima prova del campionato. Sarà
ancora un dominio Citroen oppure la Honda mezza italiana della
JAS riuscirà a contrastarla seriamente? Il campione Lopez ha dato
una bella strigliata all’ambiente WTCC, che si ostina a non ringio-
vanire troppo l’ambiente per quanto riguarda i piloti nonostante
l’argentino abbia clamorosamente messo in riga quelli che erano
considerati i mostri sacri del Turismo mondiale. La nostra punta
è il grande cinquantenne Tarquini e, non ce ne vogliate, viene da
chiedersi perché la Honda e soprattutto la JAS non abbiano mini-
mamente provato a puntare su qualche bravo ragazzo, forte, velo-
ce (ce ne sono a decine), tanto per capire se la Civic si è plafonata
per via delle prestazioni dell’abruzzese e di Monteiro. Magari, con
un altro “Lopez” al volante la storia potrebbe essere diversa?
di Massimo Costa
CONTO ALLA ROVESCIA