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Massimo Costa
Antonio Ferrari è uno che non molla mai. Il team
principal della Eurointernational è reduce da un
2014 nella F.3 europea non facilissimo, con il rookie
Michele Beretta che si è dovuto ambientare e Ric-
cardo Agostini che ha lasciato la squadra piemon-
tese dopo pochissimi appuntamenti. Ma Ferrari non
si è dato per vinto e pur dovendo far fronte anche
alla inattesa chiusura del campionato di F.3 tede-
sca, che vedeva tra gli iscritti la propria squadra con
Nicolas Beer, d’accordo col danese si è deciso di
portarlo subito nell’europeo affiancandovi un nome
pesante come quello di Marvin Kirchhofer. Se Beer,
che ha avuto un avvio di stagione complicato con
l’incidente di Imola e una commozione cerebrale
per fortuna rapidamente superata, sarà al via di
tutti gli appuntamenti continentali, il tedesco si di-
viderà tra GP3, il suo primo programma che af-
fronta con ART, e FIA F.3. Kirchhofer salterà la
prima tappa di Silverstone, ma ha tutte le qualità
per far tornare la Eurointernational in quelle posi-
zioni che aveva raggiunto nel 2013 con Tom Blom-
qvist e Nick Cassidy. Ferrari è fiducioso, lui e i suoi
uomini hanno lavorato sodo nel corso dell’inverno
per non perdere il passo, dal punto di vista tecnico,
della concorrenza. Se Beer dovrà affrontare il pro-
prio percorso formativo ed è lecito non aspettarsi
di vederlo nelle prime posizioni almeno nella parte
iniziale del campionato, con Kirchhofer il discorso
è diverso, con lui si punterà come minimo alla top
10 in ogni gara.