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MOTO GP

Gara ad Alcaniz

Lorenzo in solitaria

Marquez ancora a terra

“Porfuera” ha avuto la strada in discesa praticamente già alla

seconda tornata, quando Marc Marquez è incappato nell'en-

nesima scivolata. «Colpa mia, posso soltanto scusarmi. È una

annata storta», ha ammesso il campione del mondo in carica,

autore di una splendida pole position dopo aver battagliato

alla pari con il connazionale nelle prove libere. Un copione che

ormai si ripete con regolarità. Uscito di scena l'avversario più

temibile, Lorenzo si è trovato al comando indisturbato, tanto

da poter gestire la situazione alle proprie spalle senza partico-

lari sussulti. «Probabilmente io e Marc avremmo lottato per

tutta la corsa», ha raccontato. «Ho cercato di restare concen-

trato ed evitare errori. Dovevo cancellare gli ultimi due Gran

Premi negativi».

Pedrosa-Rossi

duello da applausi

Dietro di lui in verità non è accaduto granché fino al 18° giro,

momento in cui Rossi ha rotto gli indugi, andando all'attacco di

Dani Pedrosa. In passato il Dottore non ha mai faticato troppo

a liberarsi del catalano, ma non ad Alcaniz: in ben sei occasioni

il pesarese ha messo le ruote davanti, forzando la staccata o

tentando linee ardite, ma il fantino della Honda è riuscito sem-

pre a rispondere. Pedrosa ha così conquistato una meritata

piazza d'onore, raggio di luce in una stagione complicata, fo-

riera di poche soddisfazioni. Il loro duello ha acceso l'entusia-

smo del pubblico, e senza dubbio è stata la cosa più bella vista

ad Alcaniz, suggellata dal sincero abbraccio in parco chiuso.

Valentino, come abitudine capace di risollevarsi dopo aver ar-

rancato in prova, questa volta si è dovuto arrendere. Pedrosa,

va detto, è stato a dir poco superbo, forse come mai gli era

accaduto nelle sfide ruota a ruota con il collega più blasonato.

«Sono felice di averlo battuto in questo modo, di solito è una

delle mie debolezze», ha dichiarato sincero l'iberico. «Ce l'ho

messa tutta, mi sono divertito», ha risposto sportivamente

Rossi. E sul Mondiale: «14 punti di margine su Jorge sono

pochi, dovrò dare il massimo».

Iannone e Dovizioso

Ducati chiude in positivo

Al podio ci aveva fatto un pensierino pure Andrea Iannone, fan-

tastico terzo in qualifica nonostante la spalla lussata in allena-

mento. L'abruzzese nelle fasi iniziali era della contesa, ma alla

lunga ha dovuto cedere, attestandosi in una solida quarta po-

sizione. Un risultato comunque di altissima caratura per l'alfiere

Ducati, probabilmente insperato alla vigilia. Dietro di lui il com-

pagno di squadra Andrea Dovizioso: in crisi sabato (13esimo,

addirittura eliminato in Q1) il forlivese è stato bravo a raddriz-

zare un weekend nato per il verso sbagliato. Dopo i fantastici

exploit di Silverstone e Misano, invece, è rimasto a secco Da-

nilo Petrucci, caduto per la prima volta in questa stagione.

Suzuki sesta con Espargaro

pochi scossoni nelle retrovie

La trasferta in Aragona, per il resto, va in archivio senza troppo

da segnalare. La Suzuki ha introdotto uno step evolutivo al pro-

pulsore, ben sfruttato da Aleix Espargaro, sesto precedendo

Cal Crutchlow e Bradley Smith. L'Aprilia ha raccolto altri tre

punti con Alvaro Bautista, 13esimo nella sua 100esima pre-

senza in top class. Ancora dolorante a un piede, Karel Abra-

ham ha alzato bandiera bianca al 12esimo giro, mentre in

precedenza anche il sammarinese Alex De Angelis era volato a

terra. Praticamente non pervenuto Toni Elias, rientrato in Mo-

toGP con la Yamaha Open del Forward Racing in sostituzione

di Claudio Corti. Si muove il mercato: Loriz Baz nel 2016 sarà

in sella a una Desmosedici GP14.2 dell'Avintia Racing, sosti-

tuendo di fatto l'altro francese Mike Di Meglio.

La battaglia tra Rossi e Pedrosa

alla fine vinta dallo spagnolo

Andrea

Iannone