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STOCKBOATS
La novità
Durante la prestigiosa “Centomiglia del
Lario” è stata ufficialmente presentata
Stockboats Series, la categoria motonau-
tica endurance che offre agli appassio-
nati la possibilità di competere ad
altissimo livello, eliminando però tutte le
scomodità e gli imprevisti legati alla ge-
stione tecnica e logistica di un mezzo da
competizione. Tale categoria è stata
ideata da un personaggio noto ed ap-
prezzato nel mondo dell’automobilismo,
Luca Zerbini, negli anni direttore sportivo
per diversi team di GP2 e manager di pi-
loti. E, non a caso, Stockboats strizza
l’occhio non solo agli appassionati di mo-
tonautica, ma a quelli di motorismo in ge-
nerale.
Scafi gestiti
dagli organizzatori
Sull’esempio di altre esperienze infatti,
imbarcazioni (Tullio Abbate SB01) e mo-
tori (Suzuki DF200A) rimangono di pro-
prietà dell’organizzatore, che si occupa
di tutti gli aspetti riguardanti la prepara-
zione e l’assistenza, consegnando il
mezzo personalizzato ed assegnato da
inizio stagione perfettamente a punto di-
rettamente nei weekend di gara, almeno
cinque appuntamenti nel 2016 e cia-
scuno con più manches.
Grande attenzione
alla promozione
E’ chiaro che anche per un neofita, ma-
gari proveniente dal mondo delle quat-
tro ruote, c’è la possibilità di debuttare
senza troppi patemi considerando, nono-
stante le prestazioni estremamente ele-
vate, la maneggevolezza ed affidabilità
dello scafo. L’equivalenza delle imbarca-
zioni sarà sicuramente garanzia di scontri
serrati ed equilibrati. Particolare impor-
tanza viene data anche all’immagine del
campionato, valorizzandolo sui media e
prevedendo diverse iniziative promozio-
nali, in modo da gratificare al massimo,
oltre che i partecipanti, anche i loro
sponsor.
La vicinanza tra
pista e… acqua
“Nella nautica – afferma Luca Zerbini –
mancava una categoria con barche mo-
nomarca così veloci. Stockboats è stata
pensata per garantire una grande facilità
nell’approccio, eliminando ogni pro-
blema di logistica o preparazione. E’
dunque ideale per chi, magari prove-
niente da altre categorie motoristiche,
auto in primis, voglia provare l’emozione
della sfida in acqua. Le imbarcazioni, gra-
zie all’ottimo propulsore Suzuki ed alla
equilibrata carena Abbate, permettono
un avvicinamento facile e non trauma-
tico, ma non per questo poco emozio-
nante. Mi aspetto veramente che
qualcuno provi il salto dalla pista al
mare”.
Un tuffo
a 200 orari