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Formula E

Gara a Pechino

Marco Cortesi

Non c’è stata gara a Pechino. Al debutto della Formula E 2015-

2016 sul tracciato del Parco Olimpico cinese, Sebastien Buemi

ha preso il comando sin dalle prime libere e non l’ha più mol-

lato, dimostrando la superiorità sua e del progetto che Renault

con Dams ha mandato in pista. La casa francese, dopo aver ac-

cusato il colpo del titolo perso il giugno scorso a Londra, si è

messa a lavorare a testa bassa, e i primi risultati l’hanno pre-

miata. Al cento per cento. Ora, ci sarà ben poco da fare per

tutti gli altri, dato che il freezing tecnico permette di lavorare

praticamente solo sul software mentre ogni altra componente

è “blindata”. Solo un errore ed una rottura (di carrozzeria)

hanno poi impedito a Nicolas Prost di poter tentare la dop-

pietta. Quando la sua ala posteriore è collassata sembrava

poter avere la meglio facilmente su Lucas Di Grassi, e solo la

bandiera nera con disco arancio ha consentito al brasiliano di

centrare il secondo posto.

Di Grassi

migliore degli “altri”

Dopo il miglior tempo del team Abt Schaeffler a Donington, la

distanza dalla vetta della compagine tedesca è stata sorpren-

dente, e anche se globalmente il pacchetto sembra riuscito,

sarà dura ricucire lo strappo. A podio è andato anche Nick

Heidfeld, che era arrivato al via ad occupare la seconda posi-

zione ma è stato tradito da un cambio vettura lento. Sembra

comunque buono anche il progetto della Mahindra, con l’uti-

lizzo degli stessi fornitori che avevano realizzato la vettura pre-

cedente ed un approccio votato all’evoluzione più che allo

stravolgimento.

La Virtual Safety Car

rivoluziona i punti

La parte rimanente dell’ordine di arrivo è stata pesantemente

condizionata dalla seconda situazione di Virtual Safety Car, ar-

rivata mentre diversi piloti erano alle prese con le soste. Sono

stati favoriti così Loic Duval, Jerome D’Ambrosio e Oliver Tur-

vey. I due portacolori Dragon hanno regalato a Jay Penske una

doppia top-5, non male per l’unica scuderia “clienti” del lotto,

mentre in nessun altro modo il team Nextev avrebbe potuto

assicurarsi dei punti. Un aiuto l’ha ricevuto anche Nathanael

Berthon, che con la Spark “vecchio modello” del team Augri è

entrato nella top-10. Da dimenticare, la gara d’esordio di Jac-

ques Villeneuve. Il canadese è stato colpito da Antonio Felix

Da Costa, distrattosi con un settaggio del volante errato sulla

sua seconda vettura, e pur continuando ha terminato quattor-

dicesimo.

Disastro Piquet,

rulli a zero

Tra gli altri piloti ex Formula 1, Jean-Eric Vergne ha perso via

via terreno nella gestione della “carica”, così come Bruno

Senna, mentre Nelson Piquet non è mai stato della partita. Il

brasiliano è stato… sconfortante sia per le prestazioni che per

le dichiarazioni rilasciate alla stampa, tutte incentrate alla pros-

sima stagione. Certo, sempre meglio che il Team Trulli. Dopo

le difficoltà dei test, nei quali la loro avventura era diventa quasi

una barzelletta, la scuderia italo-svizzera non è nemmeno riu-

scita a presentarsi in pista, spiegando di avere i propri motori

ed inverter bloccati in dogana. Sfortuna, si vede. Anche se, in

tutto, il powertrain Motomatica ha completato solo… un giro.

Cosa accadrà in Malesia?