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FORMULA 1
Test a Montmelò
Jacopo Rubino
È stato un lavoro nell’ombra, quello compiuto dalla Red Bull in
questi test invernali. Non abbiamo visto Daniel Ricciardo e Da-
niil Kvyat balzare agli onori della cronaca con tempi da asso-
luto, soprattutto nella seconda settimana. Ma leggendo tra le
righe, la squadra anglo-austriaca sembra avere tutte le carte
in regola per capeggiare il gruppo degli altri, quello all’inse-
guimento delle imprendibili (per ora) Mercedes e Ferrari. «Pos-
siamo essere soddisfatti di come sono andate queste prove.
Siamo in una posizione ben migliore rispetto alle ultime sta-
gioni. Partiamo per Melbourne con tranquillità», ha infatti sin-
cerato Guillaume Rocquelin, capo degli ingegneri di pista.
«Dobbiamo ancora scoprire il nostro livello di prestazione pura,
perché ci siamo focalizzati sui preparativi per l’Australia. Lo fa-
remo in qualifica».
Migliora il Renault
Sempre ottimo il telaio
Nel bilancio incidono per buona parte i progressi del motore
Renault, che pur marchiato TAG-Heuer (dopo i tanti contrasti
dei due anni precedenti) adotta le stesse specifiche del team
ufficiale. La collaborazione con la casa francese è ormai sol-
tanto di tipo tecnico, ma le basi per il 2016 sono decisamente
più serene per ciò che importa davvero: i risultati. Fondamen-
tale l’incremento di affidabilità, che ha permesso di accumu-
lare circa 3.800 chilometri in otto giornate. E a quanto pare,
rispetto al passato, c’è anche una maggiore guidabilità. In con-
fronto ai primi della classe rimane un deficit di cavalleria, che
si farà sentire sui circuiti veloci. Tuttavia la RB12 si difende gra-
zie alle doti telaistiche: in tal senso, la Red Bull continua ad es-
sere un riferimento per tutta la F.1, come concorda chi ha
osservato il comportamento della vettura a Barcellona. I trac-
ciati più tortuosi, quindi, dovrebbero restare il terreno di cac-
cia preferito.
Ricciardo e Kvyat
pronti per Melbourne
«Ho superato i 100 giri in tre giornate su quattro che ho dispu-
tato. È un grande passo avanti», ha confermato Ricciardo. «È
stata una partenza positiva, e c’è spazio per crescere ancora.
Non vedo l’ora di correre». Parole sulle quali concorda il com-
pagno di squadra Kvyat, il quale mantiene comunque un basso
profilo: «I test sono serviti semplicemente a sistemare la mac-
china, non contava altro. Abbiamo avuto qualche piccolo in-
conveniente, niente però di significativo. Possiamo dire di aver
fatto tutto ciò che serviva, vediamo cosa succederà. Non so
cosa aspettarmi per la gara Australia, penserò soltanto a fare
il massimo».