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GP AUSTRALIA
La storia di copertina
Alonso “ferma”
la Ferrari
La svolta della gara che ha tolto Vettel dalla testa e da una probabile vittoria, e Raik-
konen da un possibile piazzamento è stato l'incidente fra Alonso e Gutierrez che ha
congelato la gara per 10 minuti e annullato il vantaggio che la Rossa aveva accumu-
lato dopo lo start dei sogni su un Hamilton stranamente inceppato. Fino ad allora
sembrava tutto troppo bello, per il popolo di Maranello, quasi l'avversarsi di un sogno
lungamente covato: Seb primo con 5”2 di vantaggio su Rosberg, 18”7 su Raikkonen,
ben 39” su Raikkonen. Il copione perfetto, ma gli imprevisti, si sa, nelle corse sono
l'unica certezza. Così è arrivata la scelta – sbagliata, a posteriori – di ricominciare
dopo il pit-stop con le gomme supersoft, mentre la Mercedes montava le medie. Die-
tro c'era il pensiero di un maximum attack, di un assalto preventivo per stroncare le
velleità delle Frecce d'Argento. Che però con le medie non sono crollate, anzi, hanno
dimostrato di aver messo a frutto il lavoro compiuto nei test e di saper volare anche
con le coperture in teoria meno performanti. Poi ci si sono messi il pit-stop maledetto
di Vettel, con quei due secondi e mezzi persi per il 'solito' bullone difettoso, il suo fuo-
ripista nato dalla foga della rimonta, e il principio di incendio a bordo della vettura di
Raikkone dopo il calo di potenza che l'ha costretto al ritiro (anche se il motore non
sarebbe compromesso, il problema sarebbe nato nella parte relativa al turbo). E così
dentro la coppa per il terzo classificato ritirata da Seb alla fine restano un mucchietto
di interrogativi: l'affidabilità delle Rosse è sotto accusa? La nuova monoposto riu-
scirà, prima o poi, a sfruttare le gomme medie come ha dimostrato di saper fare la
rivale, o si ripeteranno i problemi strutturali del 2014-2015? La Mercedes resta comun-
que fuori tiro nel caso in partenza funzioni tutto bene per Hamilton e Nico, e non si
verifichino problemi come questa volta?