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Max Verstappen
8
Ancora in zona punti la Toro Rosso e questa volta con il solo
Verstappen. Indisponente in Australia, l’olandese si è dato una
calmata e ha corso pensando a sé e non a quello che fa il suo
compagno. Anche perché il povero Sainz si è presto ritrovato
con una gomma a terra. Abbiamo rivisto il Verstappen dei
giorni migliori, sempre molto deciso nei sorpassi, mentre la
Toro Rosso ha rotto il tabù che non la voleva mai a punti in Ba-
hrain.
Lewis Hamilton
7,5
Il suo talento emerge nel giro secco della qualifica, un talento
naturale che non scopriamo certo ora. Ma ancora una volta ha
sbagliato la partenza facendosi precedere da Rosberg e buon
per lui che dietro Vettel era sparito nel giro di ricognizione. In-
colpevole nel contatto al via, ha guidato bene con una Merce-
des danneggiata.
Kevin Magnussen
7
L’altro esiliato dalla McLaren, costretto a un anno sabbatico
nel 2015 e per sua fortuna scelto da Renault solo grazie al for-
fait di Pastor Maldonado, è dapprima stato vittima di una folle
penalità al venerdì, che ha convinto il suo team a fargli saltare
la qualifica. Poi, partito dalla pit-lane, ha tirato fuori una presta-
zione notevole sfiorando la zona punti.
Felipe Massa
6,5
Ha pagato la strategia disastrosa della Williams di correre il GP
solo con le gomme medie, ma almeno ha preso qualche punto.
Il musetto nuovo non ha dato grandi benefici. La solita Williams
che spreca occasioni..
Daniil Kvyat
6,5
Per ora il divario da Ricciardo, soprattutto in qualifica, è scon-
certante. Come in Australia, anche in Bahrain il russo è parso
lontanissimo dall’offrire una prestazione da pilota Red Bull.
D’accordo, in gara ha recuperato ed ha preso i suoi primi punti,
ma il settimo posto è poca cosa. E come nel 2015, ha iniziato
proprio male.
Marcus Ericsson
6,5
La Sauber non è molto competitiva, ma Ericsson per tutto il
weekend ha stracciato Nasr e in fondo non è arrivato lontano
dai primi 10. All'inizio ha subìto pure una perdita di potenza.
Max
Verstappen