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Formula E
Il punto
Jacopo Rubino
Terminati i festeggiamenti a caldo, questa volta il team Abt
Audi ha potuto scherzarci su con un messaggio su Twitter: «Se
qualcuno ce lo chiedesse, le nostre auto sono ritornate dal
parco chiuso...». A Long Beach non ci sono state sorprese del-
l’ultima ora come in Messico, quando Lucas Di Grassi era stato
squalificato per vettura sottopeso, perdendo una meritatissima
(e fondamentale) vittoria. Il brasiliano, sul mitico tracciato in
California, ha trovato quindi il definitivo riscatto con un’altra
prestazione impeccabile, che gli ha permesso di prendersi uf-
ficialmente il suo secondo successo della stagione in Formula
E e la leadership in classifica con 101 punti. L’antagonista Se-
bastien Buemi, incappato in un sabato pessimo, per un soffio
è ora dietro a quota 100.
Per Di Grassi e Abt
un weekend perfetto
«È stata la reazione perfetta dopo il Messico, tutta la squadra
voleva dimostrare che quel risultato non è venuto per caso.
Non molliamo mai», ha dichiarato entusiasta Di Grassi. Il suo
momento chiave è stato l’attacco al 12esimo giro su Sam Bird,
con cui ha preso il comando della corsa. Nemmeno la safety-
car intervenuta nel finale per il crash di Nelson Piquet Jr, azze-
rando i distacchi, ha scomposto il pilota paulista. Che è già
pronto a tirare la volata: «La fase cruciale comincia adesso,
siamo motivatissimi». A completare il trionfo della compagine
tedesca, l’ottimo terzo posto di Daniel Abt: fino a qui, nessun
team era riuscito a occupare due gradini del podio.
Gara da dimenticare
per Buemi e la DAMS
Guardando l’altro lato della barricata è andato tutto male alla
Renault e.dams, nonostante avesse iniziato con il piede giusto
nelle prove libere. L’equipe francese, che non aveva mai man-
cato la zona punti, ha raccolto appena due lunghezze grazie al
best lap segnato da Buemi. Lo svizzero, comunque, si è rovi-
nato con le proprie mani: dopo una qualifica opaca, nel tenta-
tivo di recuperare ha speronato l’incolpevole Robin Frijns, quasi
decollandogli addosso in curva 7. L’elvetico ha rotto l’ala ante-
riore, e nonostante abbia cercato di resistere è stato obbligato
ad anticipare il cambio macchina, avendo ricevuto l’avviso della
bandiera nero-arancio. Uno stint di 26 tornate con la seconda
monoposto non è bastato per raggiungere il traguardo. «È stata
davvero una giornata negativa. Ho sbagliato nella manovra su
Frijns, mi scuso con lui. Ma adesso dobbiamo guardare avanti,
e riscattarci nel nostro appuntamento di casa a Parigi», ha com-
mentato filosofico. Il compagno Nicolas Prost, rimasto sotto al
tempo minimo di 60 secondi per la sosta ai box, ha poi dovuto
compiere un drive-through che lo ha estromesso dalla top 10.