Previous Page  42 / 50 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 42 / 50 Next Page
Page Background

42

WORLD SERIES V8 3.5

Il punto

Tre tappe, tre leader

Fittipaldi senza... sprint

Tre appuntamenti già andati in scena, dicevamo, e tre leader

diversi al termine di ogni weekend. In Gran Bretagna è scattato

a razzo Pietro Fittipaldi, passato a vestire gli stessi colori Lotus

con cui il nonno Emerson si aggiudicò uno storico iride di For-

mula 1 nel 1972. Il suo giovane erede, a Silverstone aveva la-

sciato le briciole agli avversari, con due pole-position e due

vittorie che sembravano l’inizio di una marcia inarrestabile. In

realtà, messi assieme 50 punti in sole due gare, ne ha accumu-

lati appena 15 nelle quattro seguenti. Fortissimo in qualifica

(siamo a ben 5 pole su 6), Fittipaldi ha però vanificato questo

vantaggio scoprendo nello start un enorme tallone d’Achille.

Per essere più precisi, nel surriscaldamento della frizione. Un

fattore che lo ha esposto al rischio di contatti, come avvenuto

in gara 1 a Monza, o stallando alla ripartenza dal pit-stop, come

si è visto a Spa. Fittipaldi ha perso terreno, ma non si abbatte:

«Siamo veloci, abbiamo la macchina più competitiva», ha riba-

dito a Italiaracing. «Quando risolveremo questo problema po-

tremo raccogliere molte altre vittorie».

Celis al top a Spa

Ma si perde a Monza...

La tappa in Belgio aveva consacrato l’ascesa di Alfonso Celis,

ora al via con la Fortec. Sul circuito delle Ardenne, il suo prefe-

rito, il messicano che è anche tester Force India in F.1 aveva

colto la prima pole e il primo trionfo personale in gara 1. Rotto

il ghiaccio dopo quasi tre anni di attesa, e poi balzato in vetta

alla graduatoria grazie al terzo posto di gara 2, Celis a sorpresa

ha steccato in quel di Monza: quarto sabato, ma senza brillare,

addirittura fuori gioco domenica con uno spettacolare testa-

coda alla Variante Ascari. «Nulla è andato come avevamo pre-

visto, ma ne faremo tesoro», ha poi ammesso Celis. Che dovrà

rifare tutto da capo.

1-2 di Binder a Monza

Non solo fortuna

L’autodromo brianzolo, invece, ha offerto un René Binder in

forma smagliante. L’austriaco, che in precedenza si è spesso

visto sfuggire di mano la vittoria, alla fine ha centrato un mici-

diale 1-2 in meno di 24 ore. In gara 1 è giunto secondo al tra-

guardo, ma ha sfruttato i 5” di penalità inflitti a Roy Nissany

per essere promosso in prima posizione. In gara 2 era ancora

alle spalle dell’israeliano, quando (anche per necessità) ha an-

ticipato il pit-stop e subito dopo è intervenuta la safety-car a

causa dell’uscita di Damiano Fioravanti a Lesmo. Effettuata la

sosta con un tempismo perfetto, Binder aveva ormai la coppa

in cassaforte: gli è bastato attendere le fermate ai box degli

avversari. I 98 punti alimentano già sogni di gloria? «Per adesso

continuo a pensare gara per gara», ci ha spiegato Binder du-

rante una chiacchierata nel paddock, con la sua solita paca-

tezza. «L’elemento chiave sarà la regolarità di risultati».