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16 Nov [9:29]

Motegi - Gara: trionfo e titolo per Quintarelli
Caldarelli completa il dominio italiano

Filippo Zanier

Pole, vittoria e titolo, per entrare nella storia del Super GT come unico pilota non giapponese ad avere conquistato tre campionati: non poteva andare meglio di così il fine settimana di Motegi per Ronnie Quintarelli, che sul circuito stradale del complesso denominato Twin Ring ha conquistato insieme a Tsugio Matsuda un successo perentorio, arrivato dopo 53 giri letteralmente dominati. Partito dalla pole position l'italiano ha immediatamente iniziato ad allungare al ritmo di circa 8 decimi al giro, superando indenne anche la delicata fase dei primi doppiaggi e accumulando un vantaggio importante: dopo 15 giri erano infatti già oltre dieci i secondi di margine sulla vettura seconda classificata (quella del suo ex compagno di team Masataka Yanagida) gap che ha poi continuato a crescere grazie a un pacchetto pilota-vettura-gomme che per tutto il fine settimana è sembrato superiore alla concorrenza.

Forte di un ritmo irraggiungibile per tutti, Quintarelli ha allungato il proprio turno di guida continuando ad accrescere il proprio vantaggio anche quando si è trovato a girare gomme usurate contro avversari che invece, avendo già effettuato la sosta con cambio pilota, disponevano di pneumatici freschi. Al momento di passare la vettura al compagno, chiamata arrivata al 30° passaggio, Quintarelli aveva un margine siderale sul rivale più vicino, ben 36". A conferma dell'altissima competitività della GT-R marchiata Nismo anche Matsuda, che aveva ancora da farsi perdonare la domenica folle di Buriram, una volta in vettura si è espresso sugli stessi livelli, accrescendo il vantaggio fino ai 51" registrati sotto la bandiera a scacchi.

Un successo mai in dubbio, quindi, ma mai come questa volta necessario vista la splendida gara sfoderata da Andrea Caldarelli, che arrivava a Motegi secondo in classifica generale con tre lunghezze di margine sull'equipaggio Nissan. Affossato in qualifica da un brutto errore del compagno Daisuke Ito che ha relegato la Lexus RC-F del team Tom's in tredicesima piazza, il pescarese ha risposto da fenomeno mettendo in pista quella che è stata forse la sua miglior prestazione in questo 2014.

Al via è immediatamente riuscito a passare dalla settima fila alla nona posizione, per poi iniziare a pressare i rivali che lo precedevano: al quinto giro ha scavalacato Yuji Kunimoto per l'ottava piazza, per poi approfittare di un problema tecnico occorso a Toshihiro Kaneishi per salire fino al settimo posto. Decisamente più veloce degli avversari che lo precedevano, Andrea al decimo passaggio ha messo a segno un doppio sorpasso in sequenza infilando prima la Honda NSX di Daisuke Nakajima e poi la Lexus di Yuhi Sekiguchi.

In quinta posizione, Caldarelli a quel punto ha messo nel mirino il compagno di team James Rossiter, che ha passato agevolmente alla tornata 13 per il quarto posto. Un guadagno netto di nove posizioni, quindi, di cui il box team Tom's ha fatto tesoro con il solito pit-stop lampo (appena 36 secondi cambio gomme incluso, tempo eguagliato solo dal team Nismo) che ha rimandato Ito in pista in seconda piazza. A rovinare i piani alla vettura numero 37, ci ha provato la Lexus di Wakisaka-Sekiguchi, che per far saltare il banco ha tentato la carta della rinuncia al cambio gomme, fermandosi così ai box per soli 26 secondi.

La mossa è valsa all'equipaggio la seconda piazza provvisoria appena Wakisaka è uscito dai box, ma il ritorno degli avversari provvisti di pneumatici più freschi è stato inesorabile. Alla fine Ito si è così ripreso il secondo posto, che è valso all'equipaggio italo-giapponese anche la piazza d'onore in campionato, appena due punti alle spalle dei neo-campioni. L'ultimo gradino del podio è stato appannaggio di Naoki Yamamoto e Takuya Izawa con la prima delle Honda, mentre quarti hanno chiuso Michael Krumm e Daiki Sasaki, con il giovane giapponese davvero strumentale nella bella rimonta dalla quattordicesima piazza. L'azzardo non ha decisamente pagato per Wakisaka-Sekiguchi che con le gomme a brandelli hanno tagliato il traguardo sesti alle spalle di Motoyama-Yanagida, capaci di passarli pur avendo ricevuto dalla Direzione Gara uno stop and go di 10" per un errore di procedura al pit-stop.

E Kazuki Nakajima e James Rossiter, che arrivavano a Motegi da leader con ben sei punti di vantaggio su Quintarelli-Matsuda? Dopo una qualifica che li aveva visti conquistare la seconda fila i due sembravano in piena corsa per portare a casa la corona, ma la loro gara è stata compromessa da un contatto al primo giro con De Oliveira. Il portoghese, che la matematica teneva ancora in corsa per il titolo, ha infatti tentato un attacco all'interno decisamente ottimistico sulla Lexus in livrea Petronas, finendo per colpirla sul posteriore mandando Rossiter quasi in testacoda.

Il pilota britannico è riuscito a non girarsi proprio appoggiandosi sulla Nissan del rivale, ma così facendo ha danneggiato l'anteriore della sua vettura, che da quel momento in poi non è più stata competitiva. Per il duo Tom's alla fine è arrivato il decimo posto, sufficiente almeno a chiudere il campionato in terza piazza.

Domenica 16 novembre, gara

1 - Matsuda-Quintarelli (Nissan GT-R) - Nismo - 53 giri
2 - Ito-Caldarelli (Lexus RC-F) - Tom's - 51"744
3 - Yamamoto-Izawa (Honda NSX) - Dome - 53"807
4 - Krumm-Sasaki (Nissan GT-R) - Kondo - 1'02"362
5 - Motoyama-Yanagida (Nissan GT-R) - Mola - 1'02"713
6 - Wakisaka-Sekiguchi (Lexus RC-F) - Bandoh - 1'17"773
7 - Tachikawa-Hirate (Lexus RC-F) - Cerumo - 1'22"116
8 - Kogure-Mutoh (Honda NSX) - Kunimitsu - 1'25"845
9 - Ishiura-Jarvis (Lexus RC-F) - Sard - 1'28"719
10 - Rossiter-K.Nakajima (Lexus RC-F) - Tom's - 1'34"850
11 - Oshima-Kunimoto (Lexus RC-F) - LeMans - 1 giro
12 - Liuzzi-Matsuura (Honda NSX) - Aguri - 1 giro
13 - Yasuda-De Oliveira (Nissan GT-R) - Impul - 2 giri
14 - D.Nakajima-Baguette (Honda NSX) - Nakajima - 4 giri
15 - Tsukakoshi-Kaneishi (Honda NSX) - Real - 5 giri

Il campionato
1. Quintarelli-Matsuda 81 punti; 2. Caldarelli-Ito 79; 3. Rossiter 68; 4. Yamamoto 64; 5. K.Nakajima, Yasuda-De Oliveira 60; 7. Oshima-Kunimoto 44; 8. Tachikawa-Hirate 43; 9. Makowiecki 42; 10. Krumm-Sasaki 35.