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La F.1 punta

alla velocità

ma si interroga

sulla sicurezza

Il comitato che ha in mano le sorti

tecniche del Circus ha avanzato una

serie di proposte, che la Fia dovrà

accettare, per rendere le monoposto

di domani più veloci e le gare più

interessanti. Nel pacchetto anche la

libertà di scelta delle mescole e il

ritorno dei rifornimenti, due punti che

suscitano qualche dubbio

Stefano Semeraro

Un ritorno al futuro, per una Formula 1 che ha bisogno di sentirsi

di nuovo “fast and furious”, ovvero più veloce (almeno di cin-

que-sei secondi a giro) indiavolata e possibilmente rumorosa. La

riunione londinese dello Strategy Group, il comitato ristretto

dove siedono Bernie Ecclestone, i rappresentanti dei sei princi-

pali team, della Fia e dei motoristi ieri ha infatti deliberato un

pacchetto di iniziative che nei prossimi due anni dovrebbe ripor-

tare più adrenalina nei GP. Si parte dalla scelta libera delle me-

scole per gli pneumatici per arrivare al ripristino dei rifornimenti

di carburante – che erano stati banditi 5 anni fa – a gomme di di-

mensioni più larghe e a motori con più decibel in dotazione. Con

la speranza di tamponare l'emorragia di fan e di ascolti tv.

La prima innovazione, quella relativa alle coperture, sarà attiva

già dalla prossima stagione: ad ogni weekend di gara ciascun

team potrà scegliere due delle quattro mescole approntate dalla

Pirelli. Una proposta avanzata la settimana scorsa dalla Force

India ma che aveva incassato, peraltro, il parere negativo del

gommista italiano.

Dal 2017 scatterà invece una parziale deregulation aerodinamica

che si accompagnerà a gomme più larghe e a una riduzione dei

pesi, con l'obiettivo appunto di ridurre i tempi sul giro di almeno

5-6 secondi, e magari di rendere un po' più dura la vita ai piloti

esaltandone le doti di guida. Sarà contento Fernando Alonso –

sempre che la sua McLaren torni un filo competitiva - che nelle

scorse settimane si era lamentato proprio dell'«intartarughi-

mento» della massima serie.