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Corri con la Clio sin dal 2006, anno del
tuo esordio?
“Nel 2006 ho fatto qualche piccola
esperienza ed un paio di gare nel
Coppa Italia. Dal 2007 ho iniziato a
correre assiduamente ed ho scelto la
Clio, categoria con la quale ho
imparato, mi sono divertito ed ho corso
volentieri anche quest’anno. Proprio
per questo non ho voluto mancare alla
gara che ha salutato la carriera
agonistica della RS, la Dunlop Cup di
Alcaniz.”
Hai fatto qualche esperienza extra Clio,
con vetture più potenti come la Porsche,
nell’Italiano GT, comportandoti
egregiamente.
“La berlinetta francese è una vettura
sicuramente formativa che insegna tanto.
Richiede una condotta di guida precisa
sia in ingresso di curva che in uscita ed
una volta che si sono appresi i trucchi del
mestiere da delle belle soddisfazioni. Con
la scuola Renault Clio mi sono trovato a
fare delle buone cose anche con GT
potenti come le Porsche.”
Com’è andato il tuo 2013? Inizialmente
dovevi stare fermo per supportare al
meglio l’attività agonistica di tuo figlio
Federico, anche lui protagonista della
Clio Cup negli anni passati. Una volta
che Federico si è preso un anno
sabbatico, tu sei sceso nuovamente nella
mischia?
“Mi sono trovato improvvisamente
catapultato nella stagione 2013, senza
aver fatto nessun test invernale, poiché
credevo di non dover correre. Sin dalla
prima gara di Vallelunga le cose sono
andate bene ed il campionato italiano si è
svolto positivamente, sono stato molto
regolare, ho cercato sempre di non
commettere errori e le due volte in cui mi
sono fermato è stato a causa di piccoli
inconvenienti.”
Hai vinto la gara del Mugello, hai
ottenuto numerosi podio, sei terzo in
classifica ed hai vinto il titolo Gentleman.
Un anno positivo?
“Era uno dei miei obiettivi vincere il titolo
Gentleman e l’ho centrato. Così come
volevo fortemente fare un bel risultato
nell’assoluto. Come detto già durante la
bella premiazione dei campionati Fast
Lane, tengo particolarmente a dedicare
questi due risultati ai miei figli, il titolo
gentleman a Fede ed il podio nell’Italiano
a Giulia. Meno male che ho solo due
figli…”.
La premiazione di Fastlane è stato un
momento suggestivo della stagione. A
questo si è aggiunta la location speciale
in cui si è svolta. Il museo Ferrari?
“E’ stato un momento molto
emozionante. Grazie all’idea di Fast
Lane, che ringrazio, ho avuto modo di
visitare questo museo magnifico, che
consiglio a tutti gli appassionati. Vedere
la riproduzione dello studio di Enzo
Ferrari con la sua statua in cera dietro la
scrivania è stato, per me, un momento
toccante. La Ferrari esercita sempre un
fascino unico.”
Hai già saggiato la Clio Turbo nella prova
europea di Barcellona. Come ti sei
trovato?
“Mi sono trovato bene, è un’ottima
vettura, impegnativa e divertente da
guidare, una degna erede della RS 2.0.
Grazie a Paolo e Marco Ansaloni
(Composit Motorsport) ho avuto modo di
essere al via della tappa continentale in
Catalogna e sono rimasto soddisfatto
della mia prestazione. Ho preso questa
nuova esperienza senza strafare ed ho
migliorato costantemente, inserendomi a
metà schieramento.”
Per il 2014 hai qualcosa in serbo?
“Ho una piccola sorpresa. Sono
intenzionato a correre ancora nel
monomarca di Fast Lane e lo farò
assieme a mio figlio Federico. Mi ha
espresso la volontà di tornare in pista
stabilmente, quindi, ci vedrete
nuovamente assieme con le Renault
Clio.”
Il podio del Mugello.
Da sinistra, Ricciarini, Ansaloni,
Federico e Luciano Gioia