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Corrado Casiraghi:
«Diciamo che può
richiedere circa un mese. In questa fase ci
lavorano un paio di persone. Poi ci sono gli
step successivi: innanzitutto studiare i
regolamenti e capire i limiti che impongono.
Secondariamente, avere tutte le informazioni
sul power‐train. Del cambio ce ne occupiamo
noi, ma conoscere le specifiche del motore è
essenziale per iniziare a pensare il prodotto.
Poi cominciamo vera e propria progettazione,
si parte a disegnare: tutte le strutture, la spina
dorsale della monoposto, poi il sistema di
raffreddamento, quello elettrico, freni,
sospensioni e così via. Qui entrano in gioco
tutti i progettisti. Si procede poi con una
prima iterazione, cioè con una verifica per
capire se la forma generale del veicolo è
compatibile con meccanica, sistemi e
aerodinamica. Ovviamente, più tempo hai a
disposizione, più iterazioni puoi
programmare. Chi lavora sulle sospensioni
inizia a provarle, e fornisce indicazioni,
Eugenio inizia a fare simulazioni al computer,
e così via. Finito il primo giro, se ne fa un
secondo di affinamenti...».
Come si stabilisce quando sarà pronta la
vettura?
Corrado Casiraghi:
«In realtà si va a ritroso: se
deve essere pronta, poniamo, il 31 dicembre,
Ufficio tecnico