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esattamente quanti esemplari serviranno. Noi
siamo partiti con 30 vetture, prendendoci un
rischio, ma non eccessivo, basato anche sulle
sensazioni dei team. A volte comunque sbagli,
fortunatamente ci capita di sbagliare per
difetto, ed essere poi costretti a rincorrere.
Quest'anno abbiamo prodotto 100 macchine,
ma nessuno se lo aspettava. In Germania si
parlava di 16‐20 macchine, e ne hanno prese
45. la nostra fortuna è anche poter contare su
fornitori che sanno far fronte a richieste non
previste».
Ultimo aspetto, ma non meno importante:
la collaborazione con i team una volta che
la monoposto è consegnata.
Gianfranco De Bellis:
«Corrado è la persona di
riferimento per i team a livello tecnico.
Insieme a Eugenio, Luca e altri prepara i
manuali tecnici. Forniamo sempre più
informazioni alle squadre per utilizzare al
meglio la vettura e prevenirne i
malfunzionamenti. Schemi elettrici, parte
meccanica del cambio, motore, eccetera. Poi
siamo sempre disponibili: rispondiamo a
telefonate a tutte le ore del giorno e della
notte; se capitano urgenze il sabato e
domenica cerchiamo comunque di trovare una
soluzione. Cero, serve molta elasticità e
passione per questo lavoro».
Immaginiamo che tutto ormai avvenga
attraverso l'invio di file, non più con
manuali cartacei.
Corrado Casiraghi: «Si tratta di file word,
ma sempre di file. Anche perché all'inizio
ci sono aggiornamenti frequenti e
in questo modo i team hanno la possibilità
di scaricare le informazioni in tempo reale.
A volte capita di dare per scontati certi
aspetti, poi tre team ti fanno fa la stessa
domanda, magari perché hanno
alle spalle una diversa cultura motoristica,
e allora capisci che devi intervenire
e integrare i manuali in modo che tutti
possano cavarsela da soli in pista. Sempre
noi prepariamo inoltre il listino ricambi;
sino dalle prime uscite in pista i team,
in caso di incidenti hanno bisogno
di riparare le vetture. E' un discorso che va
portato avanti parallelamente alla consegna
della vettura».
Parte tutto con un disegno, insomma. Ma
per trasformarlo in realtà occorre davvero
curare ogni piccolo dettaglio.
Gianfranco De Bellis:
«Sì, dietro la nascita
di una monoposto ci sono tante cose che chi
non è addetto ai lavori non si immagina
neppure. Per rendere un progetto usufruibile
da tutti la filiera deve essere completa.
Lavorare con tante realtà estere, anche fuori
dall'Europa, ci ha insegnato che è necessario
rendere le cose facili per tutti.
Abbiamo realizzato ad esempi moduli
per ordinare i ricambi che già forniscono il
prezzo totale. In America per indicare certi
componenti si usano termini diversi rispetto
all'Europa: con i codici
non c'è confusione. Questo, come si diceva,
comporta un enorme lavoro a monte, e grane
impegno anche in chi lavora nel magazzino.
Per la Formula 4 abbiamo realizzato 100
pagine e passa di schemi disegni e
illustrazioni. E' un aspetto che la Toyota
apprezza molto, mentre Palmer è rimasto
sorpreso del livello di professionalità e
chiarezza della Tatuus. E ogni anno c'è un
miglioramento».